L’opinione
Gabriele Trasarti: ecco l’unico ed indiscusso protagonista della gara di ieri tra Turris e Bitonto. Ebbene, quest’arbitro- o presunto tale- è stato in grado di compiere un’impresa degna di entrare nel guinness dei primati: vincere da solo una partita di calcio. In che modo? Inventandosi tre espulsioni e lasciando in otto una squadra a metà primo tempo. Delirio di onnipotenza? Sviste clamorose? Malafede? Pesanti condizionamenti? Non ci sono parole per definire il pasticcio di dimensioni colossali che ha combinato ieri il sig. Trasarti. Questo non è calcio ed onestamente si resta disgustati a vedere spettacoli del genere: quello di Trasarti, infatti, lo si può definire solo come un vero e proprio show personale degno di ben altri palcoscenici- è proprio il caso di dire- che non siano tappeti verdi in cui si disputa una partita di calcio. Uno spettacolo iniziato al decimo minuto del primo tempo quando l’arbitro della sezione di Teramo mostrava il rosso al difensore corallino Melcarne in quanto, a suo personalissimo giudizio, ultimo uomo e concendendo il penalty ai padroni di casa realizzato da Marsico. Questo era solo l’inizio perché lo show continuava al trentacinquesimo quando Baratto, contrastato correttamente da due difensori pugliesi, cadeva in seguito all’intervento. L’arbitro fermava il gioco tra lo supore generale ed ammoniva Baratto per simulazione: doppio giallo- il primo l’aveva rimediato per proteste dopo il rigore- e doccia anticipata per il fantasista corallino. Il secondo rosso provocava la più che giustificata reazione di Visciano che, in quanto capitano, chiedeva spiegazioni al direttore di gara. La sola richiesta di spiegazioni costava a Visciano il primo giallo che suscitava nel capitano corallino un condivisibile applauso- la reazione degna di chi sta assistendo allo spettacolo comico di un one man show- punita con la seconda ammonizione. Il sig. Trasarti chiudeva di fatto qui la gara. Facile, ma non troppo, per il Bitonto portare a casa i tre punti. Già, non facile, perché nel secondo tempo la Turris ha rischiato- il rischio è ovviamente riferito esclusivamente all’esito negativo che avrebbe avuto il pareggio dei corallini sul pezzo di lavoro compiuto dal direttore di gara- di pareggiare grazie all’instancabile Vitale e al mai arrendevole Follera. I pugliesi, dimostratisi comunque una squadra modestissima, alla lunga riuscivano a mettere in cassaforte il risultato grazie alle realizzazioni di Gargiulo- in seguito ad un contropiede che aveva proiettato i corallini in avanti alla ricerca del pareggio- e di Marsico su un rigore ineccepibile- e forse già questo basterebbe a far notizia- Una sola parola per questa commedia: VERGOGNA! Si vergogni, infatti, il sig. Trasarti che ha scambiato la direzione di gara per uno spettacolo comico. Si vergognino gli organi competenti che hanno reso la serie D una serie sì di dilettanti, ma ci permettiamo di aggiungere di dilettanti allo sbaraglio degna della miglior Corrida di Corrado di cui il sig. Trasarti ne è il degno rappresentante. Pensavamo che i gravissimi errori arbitrali visti lo scorso anno a Pianura e ad Angri fossero il massimo, invece ieri questo signore in divisa fosforescente- in modo da essere ancora più visibile- ha avuto non solo la bravura di farci ricredere, ma di farci capire che in questa categoria al peggio non c’è mai fine! Al prossimo…spettacolo!
Andrea Liguoro