I soliti “amici” del Napoli, e sono tanti, ci provano in tutti i modi: l’obiettivo evidente è quello di provare a sminuire l’eccezionale campionato finora condotto trionfalmente dagli azzurri. “Non dura” è Gasperini che parla “anche lo scorso anno, partenza sparata e poi…”

“Sì, hanno vinto, ma immeritatamente…” Stiamo riportando la dichiarazione di Pioli al termine di Milan-Napoli. “Anche il pareggio ci stava stretto, figuriamoci la sconfitta…” E qui riferiamo la cervellotica analisi (quale partita aveva visto l’istrionico allenatore portoghese?) di Mourinho relativo alla sconfitta della sua squadra all’Olimpico. La stampa, quasi tutta, infine, ha provato fino a pochi giorni fa a mettere in discussione la brillante classifica degli azzurri che, secondo i soloni nordici, e non solo, della carta stampata, stavano al vertice del campionato perché non s’erano ancora imbattuti con le big calcistiche di sempre.



Bene. Con la vittoria di ieri sera a Bergamo, che si aggiunge ai trionfi romani e a San Siro, sponda rossonera, le big, o presunte tali, sono state servite! Mancano all’appello le sole Inter e Juventus, ma non darei per scontato che le suddette compagini riusciranno a mettere sotto i partenopei, che appaiono in ottima salute, nonostante i “profeti di sventure”.
La partita di Bergamo era ritenuta “tosta”, e s’è confermata tale. Gli orobici, sfruttando la loro indiscussa fisicità, hanno provato a farci lo ‘sgambetto’, evento che la quasi totalità di coloro che seguono le vicende pedatorie nostrane avrebbero salutato con grandissima soddisfazione. Erano anche riusciti, i rappresentanti in campo di Bergamo Alta e Bassa, a portarsi in vantaggio con un rigore giusto in termini di regolamento, ma discutibile sul piano della “volontarietà”. Il tocco di Osimhen c’è stato, ma m’è sembrato che il nigeriano abbia provato, inutilmente, ad evitare l’impatto del pallone col suo braccio.

Lo stesso Osimhen poi, ha riportato in parità la partita, fornendo poco dopo l’assist per la seconda rete, quella del vantaggio definitivo, messa a segno da Elmas. Per tutta la ripresa, gli atalantini hanno provato a raggiungere gli azzurri che, a loro volta, hanno avuto delle buone occasioni per chiudere la partita con efficaci ripartenze. Tutto è bene quel che finisce bene. Con questa vittoria gli azzurri hanno dato uno discreto scossone alla classifica: il solo Milan insegue a sei punti, tutte le altre sono distanziate di otto punti e più. Oggi, inoltre, sono in programma gli scontri tra Inter e Juve ed il derby Roma-Lazio. Le perdenti, o tutte in caso di pareggi, vedranno il loro distacco in classifica aumentare sensibilmente.
Niente di definitivo, è chiaro: mancano ancora troppe giornate alla fine di questo torneo anomalo, che riprenderà, causa mondiali (ahi, che tasto doloroso, per noi “italici”!) tra circa due mesi, ma è lapalissiano: meglio, molto meglio stare Lassù che inseguire!
Ernesto Pucciarelli