E’ rimasta chiusa per sette anni, ora riaprirà e diventerà sicuramente un punto di riferimento per gli studenti dell’università “Federico II” di Napoli.

Si tratta della Reale Pontificia Basilica di San Giacomo degli Spagnoli (all’interno di Palazzo San Giacomo): un vero scrigno d’arte poco conosciuto dai napoletani e che è di proprietà della Reale Arciconfraternita del Monte del Santissimo Sacramento dei Nobili Spagnoli.

I battenti riaprono a seguito di un’attenta opera di restauro che ha riguardato gran parte delle cappelle e il tetto, interventi durati tanto tempo anche per la complessità di quanto realizzato.



La fruizione della cappella sarà possibile grazie ad un protocollo che è stato siglato con il rettore della “Federico II”, Matteo Lorito.

“La Federico II così rafforza la sua missione di sostenere – ha spiegato il rettore Lorito – di sostenere e di promuovere la fruizione del patrimonio storico della città”.

“Noi daremo un contributo alla riapertura – ha aggiunto – ma soprattutto la riempiremo di contenuti: andranno i giovani e ci saranno i nostri dottorandi che studieranno le opere meravigliose.

E diventerà una sede per convegni, congressi e visite guidate anche aperte ai turisti”.

Il governatore delegato dell’arciconfraternita Giuseppe de Vargas Machuca che ha sottoscritto il rettore il protocollo si è detto felice per l’intesa raggiunta sottolineando “che lo scopo principale è quello di restituire alla città un monumento che in pochi conoscono e renderlo fruibile da un punto di vista culturale ed anche con progetti sociali”.