La cittadina di San Giorgio a Cremano ha ospitato Francesco Tonucci, il padre della Città dei Bambini e delle Bambine, per una intera giornata di studio e confronto sulle attività e sui principi ispiratori del Laboratorio.

“Grazie al Presidente del Consiglio comunale Michele Carbone – ha dichiarato il sindaco sangiorgese, Giorgio Zinno – , abbiamo avuto una grande opportunità, estesa anche ai comuni che hanno firmato, lo scorso 18 novembre, il Patto Educativo di Comunità.

Francesco Tonucci, prima con gli amministratori, poi nel pomeriggio con i bambini e con il mondo scuola, ci ha illuminato su tanti aspetti ma ci ha anche confermato che siamo sulla strada corretta per far crescere i nostri bambini in una comunità giusta, inclusiva e attenta ai loro bisogni.



Il gioco come valore per la crescita e la condivisione con i coetanei, ma anche con gli adulti sono principi fondamentali, secondo Tonucci, e noi, attraverso il Giorno del Gioco e i laboratori che organizziamo durante il corso dell’anno seguiamo proprio questo percorso.
Tonucci ha fondato la prima Città dei Bambini a Fano, la sua città natale nel 1991.

San Giorgio a Cremano – prosegue Zinno – ha la sua dal 1994, con l’allora Sindaco Aldo Vella. Siamo stati tra i primi ad aderire alla rete di Tonucci e con il tempo abbiamo sviluppato il Laboratorio Città dei Bambini e delle Bambine diventando un modello positivo da esportare. Abbiamo infatti intessuto relazioni non solo con altri comuni italiani ma anche con città internazionali.
“Relazioni in gioco” sará tra l’altro proprio il tema della prossima edizione della Giornata del Gioco, ulreriore segnale dell’attenzione che l’amministrazione dà questo aspetto. Ai nostri bambini insegniamo che relazioni soddisfacenti portano alla felicità e alla produttività personale.

Seguiamo l’invito di Papa Francesco che nell’enciclica Fratelli Tutti, ci dice che “occorre dare il primato alla relazione…come vocazione di tutti”.
Grazie a Francesco Tonucci, uomo illuminato che per primo ci ha insegnato – conclude il sindaco – ad abbassare lo sguardo per vedere le nostre città dall’altezza dei bambini”.