Giulio Tarro in questo periodo di Pandemia ha rilasciato dichiarazioni che hanno fatto discutere.

Adesso il noto virologo napoletano ha rilasciato una nuova intervista al sito della “Fondazione Nenni” nella quale parla dell’evoluzione del virus e invita tutti a restare sereni perché una seconda ondata è difficile che arrivi.

Quindi il Sars CoV2, se curato in modo idoneo, non sarebbe stato né pericoloso né mortale come ci è stato detto?



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“Assolutamente no. Io non sto a considerare i dati forniti dai giornali e dai media ogni giorno. Quelli sono numeri al Lotto, non dati scientifici. Mi rifaccio a quanto comunicato dall’Iss. Nel bollettino del 21 Maggio scorso, su 3032 cartelle esaminate si è evinto che i deceduti per Sars CoV2, quindi per Covid-19, sono 124. Teniamo presente che stiamo parlando di persone sane; che non presentavano, cioè, quadri clinici generali preoccupanti. Gli altri decessi calcolati sul 95,9% delle 3032 cartelle in oggetto, quelli cioè ‘con’ e non ‘per’ Sars CoV2, avevano un’età media di 80 anni e un quadro clinico altamente compromesso e precario. Come ci si fa a preoccupare? Consideriamo poi anche quest’altro dato: e cioè che su una popolazione totale di 60 milioni, i deceduti per Sars CoV2 sarebbero 1271. Di che parliamo? Ecco: le persone dovrebbero considerare questi dati. E i giornali dovrebbero specificarli invece di dare cifre a caso”.

Nel mondo sono oltre 440 mila i morti e 8 milioni e mezzo i casi, ma secondo Tarro cure efficaci contro il covid-19 farebbero ridurre la mortalità. Inutile invece il vaccino che il Ministro Speranza ha annunciato di voler far arrivare presto in Italia siglando accordi con l’Europa.

Per il virologo Giulio Tarro non bisogna avere paura anche perché una seconda ondata di covid-19 è difficile che arrivi.

“Vogliono convincere tutti che in Autunno prossimo ci sarà una seconda ondata. E ci sarà? Credo proprio di no. Come ho più volte ripetuto, il virus non ha più un terreno favorevole su cui vivere. O morirà – come presumo, anche sulla base della similarità fra il Sars CoV2 e il beta-coronavirus della prima SARS dimostrata dallo studio scientifico cui accennavo nella nostra scorsa intervista – o si adatterà causando raffreddori o sindromi influenzali non gravi”.