A Milano una madre ha lasciato il suo piccolo neonato nella Culla per la vita della clinica Mangiagalli.

Insieme al bambino, una lettera scritta dalla donna ma come se a scriverla fosse stato il piccolo Enea: “Ciao mi chiamo Enea. Sono nato in ospedale perché la mia mamma voleva essere sicura che era tutto ok e stare insieme il più possibile”,

Un gesto doloroso, quello della donna che ha abbandonato il suo neonato a Milano. Un gesto, questo, che ha attirato l’attenzione di italiani e di personaggi dello spettacolo.



Tra questi, Ezio Greggio il quale ha lanciato un appello a donna invitandola a ripresentarsi per tenere il bambino ed assicurando alla neomamma tutto gli aiuti economici per poterlo crescere personalmente.

Tra le parole dell’appello di Ezio Greggio e rivolte alla donna di cui nulla si sa anche “Prendi il tuo bambino che merita una mamma vera, non una mamma che poi dovrà occuparsene ma non è la mamma vera”.

La risposta a Greggio è arrivata da Napoli: Luca Trapanese, padre single di Alba Trapanese, ha celermente risposto dicendo la sua e spiegando il suo punto di vista palesato sui social network.

Parole, quelle di Trapanese, in netto contrasto con quelle di Greggio.

Ecco le parole di Trapanese: “Enea ha appena una settimana di vita, pesa due chili e seicento grammi ed è stato lasciato due giorni fa alla clinica Mangiagalli di Milano.

Ezio Greggio, in un video, invita la madre naturale a ripensarci, a tornare all’ospedale e riprendersi Enea; le promette un cospicuo aiuto economico e chiude con la frase più brutta che io abbia mai sentito: “Il tuo bambino merita una mamma vera, non una mamma che poi dovrà occuparsene, ma non è la mamma vera”.

Ho diretto per 15 anni l’unica comunità di ragazze madri a Napoli; conosco il dolore che prova una donna che arriva alla decisione di lasciare un bambino neonato. Sono testimone di volti sofferenti, ma consapevoli della propria scelta.
Ricordo ancora una mamma che mi disse che non sentiva altro che fare quel gesto.

Lasciare un bambino in ospedale non è abbandonare, è fare una scelta d’amore: significa consegnare una vita nelle mani di qualcuno che potrà amarla e darle la possibilità di trovare la felicità.
Enea non può ancora saperlo, ma la sua mamma probabilmente lo ha salvato.

Per questo mi sento di dire alla madre di Enea GRAZIE!

Grazie per il tuo coraggio, grazie per la tua scelta insindacabile, grazie per aver portato avanti la gravidanza e aver regalato a Enea il dono immenso e indescrivibile della vita.

È la stessa gratitudine che provo nei confronti della madre naturale di Alba che, lasciandola in ospedale, ha dato alla mia piccola la possibilità di trovare un papà pazzamente innamorato di lei oltre che in grado di starle accanto in tutti i suoi tanti bisogni.

Allora vorrei chiedere a Ezio Greggio se ritiene che io non sia un papà vero. Che io sia soltanto “uno che ha dovuto occuparsene”, come ha definito la futura madre adottiva del piccolo Enea.

Ma come si può prima pensare e poi dire una frase del genere senza provare neanche un po’ di imbarazzo?!
Ricordiamoci sempre che dietro le scelte ci sono le persone, e vanno rispettati sia coloro che decidono di lasciare il proprio figlio neonato in ospedale, sia chi lo accoglie donandogli una famiglia.

Ezio Greggio nel suo video dimostra di non rispettare né gli uni né gli altri.
Enormi auguri a Enea e ai suoi futuri genitori da me e da Alba”.

Intanto, all’indomani dell’abbandono del neonato, il tribunale ha già individuato genitori affidatari idonei e disponibili a prendersi cura di lui.