Ora la Farnesina deve concentrarsi sulla Savina Caylyn
E’ di pochi minuti fa la notizia , proveniente da fonti qualificate, che la nave cargo Rosalia D’Amato, della compagnia armatrice Perseveranza S.p.A. di Napoli, sequestrata lo scorso 21 aprile da un gruppo di pirati a largo della Somalia, è stata liberata nel corso di un’operazione, tuttora in corso, della Marina Militare Italiana. L’equipaggio del cargo è composto da ventidue persone, di cui sedici filippini e sei italiani. L’Unità di Crisi della Farnesina attende "di ora in ora" che la nave sia consegnata alle autorità militare italiane, per poter avere una conferma ufficiale. La comunicazione arriverebbe direttamente da bordo, tramite una telefonata del Comandante, Orazio Lanza, che, parlando col giornale Libero Reporter, ha rassicurato circa le condizioni psicofisiche dell’equipaggio. A Procida la notizia della liberazione della "Rosalia D’Amato" è stata accolta con grande gioia, poichè due dei marinai in ostaggio sono dell’isola ( Gennaro Odoaldo, terzo ufficiale di coperta, e Vincenzo Ambrosino, allievo ufficiale di macchina). Naturalmente l’entusiasmo è velato dall’incertezza della sorte degli altri marittimi ancora ostaggio della pirateria somala : l’equipaggio della Savina Caylyn, della Fratelli D’amato SpA, di cui fanno parte cinque italiani e ben tre campani. La liberazione della Rosalia D’Amato apre uno spiraglio in quello che era un buio fitto e in quella che, al momento, rimane ancora un’angosciante attesa.
Marika Galloro