Il neo presidente: “A Torre del Greco per vincere, ma dobbiamo essere tutti uniti”

Entusiasmo ritrovato in casa corallina. Circa trecento, infatti, le persone che hanno presenziato alla “prima volta” al “Liguori” di Mario Moxedano. A rompere il ghiaccio e a prendere parola in un’improvvisata presentazione sui gradoni del “Liguori”, è stato l’ormai ex presidente Rosario Gaglione: “Ho guidato la Turris per quattro anni e ho disputato campionati di alto livello senza mai lottare per la zona retrocessione. Poi c’era bisogno dell’aiuto di qualcuno che potesse accettare certe sfide a livello calcistico come Mario Moxedano, un uomo navigato in questo calcio e in queste categorie. Nonostante sia stato io ad acquisire il titolo sette anni fa in Eccellenza e quattro anni fa in Serie D, da Moxedano non ho preteso niente”. L’ex presidente, poi, ha precisato il suo ruolo in società: “Il mio nuovo incarico sarà quello della gestione del settore giovanile, mentre la costruzione della prima squadra passerà a Mario Moxedano”. Dopo Gaglione, è stato proprio il neo presidente, visibilmente emozionato, a prendere parola: “Volevo ringraziare Gaglione che mi ha permesso di stare qui in mezzo a voi. Erano anni che non vedevo una tifoseria così calorosa intorno a me dopo le ultime stagioni in cui ho fatto calcio senza pubblico. Non vi nascondo di essere un pò emozionato. Chi mi conosce sa che non so perdere. Io vi chiedo di essere vicini alla squadra, anche davanti alle prime difficoltà tenendo conto che l’obbligo della categoria ci impone una rosa fatta di una quindicina di ragazzini. Io spero di vincere a Torre del Greco, e voi tutti insieme a noi dobbiamo stare vicini, creando una sinergia di intenti perché solo così sarà possibile vincere”. Le parole del neopresidente hanno entusiasmato la tifoseria che ha applaudito a lungo l’ex patron di Savoia e Neapolis. La squadra, intanto, si riunirà il diciotto luglio al “Liguori” dove svolgerà un raduno prima di partire per il ritiro vero e proprio che si terrà ad Alfedena dal tre agosto.

Andrea Scala



Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola l’11 luglio 2012