Attendevamo con grande trepidazione la ripresa del campionato, che proponeva, per il Napoli, un impegno ‘da far tremar le vene e i polsi’: l’Inter a San Siro! Rare volte siamo usciti da quello stadio indenni, e anche ieri sera la tradizione s’è confermata. Per la verità gli azzurri scesi in campo erano la pallida, brutta copia, della squadra solida, equilibrata e propositiva che avevamo lasciato prima della chilometrica sosta causa Mondiali in Qatar. L’Inter ha fatto valere la ben nota ‘forza fisica’, ma contro di essa molto poco hanno opposto i nostri. Gambe molli, lentezza nel far circolare la palla, mai un contrasto vinto a centro campo, zona nevralgica di ogni partita.

La riprova di quanto sto sostenendo? Il primo tiro in porta degno di questo nome è stato scoccato verso la rete nerazzurra una manciata di minuti prima del triplice fischio arbitrale! E’ chiaro che giocando così non si va da nessuna parte, e la sconfitta, puntualmente, è arrivata. Doveva succedere, prima o poi, ma ieri proprio non doveva accadere! Il campionato s’è riaperto, non tanto numericamente (gli azzurri mantengono ancora un discreto vantaggio) ma, psicologicamente, il segnale “letto” dagli avversari nella corsa-scudetto (che hanno vinto tutti ad eccezione della Lazio) è stato chiaro: è ancora tutto in gioco!



Spalletti dovrà essere bravo a far “cancellare” al più presto il ricordo di questa non felice serata e – modestissimo suggerimento – pensi a far giocare in questo momento quelli del suo team che appaiono più in forma, al di là delle gerarchie che, bene o male, si sono finora determinate. Il sogno continua, deve continuare: spegniamo al più presto il sorrisetto maligno, beffardo, di soddisfazione che, dopo lo scivolone con l’Inter, s’è sicuramente acceso sui volti di quelli, e sono tanti, che vedono Napoli e la sua squadra come il fumo negli occhi!
Ernesto Pucciarelli