Per Sindrome del Tunnel Carpale si intende un insieme di disturbi avvertiti dal paziente che compaiono in seguito alla compressione del nervo mediano a livello del polso, dove attraverso un canale (tunnel) entra nella mano per innervarla. La funzione del nervo mediano è raccogliere la sensibilità delle prime tre dita ortopedia

(pollice, indice e medio) e di parte del quarto dito (anulare) e controllare alcuni muscoli che permettono il movimento del pollice. I sintomi che vengono riferiti da chi presenta una sindrome del tunnel carpale sono caratterizzati da dolore e formicolii prevalentemente al pollice, indice e medio. A volte questi sintomi sono confinati solamente alla mano ma possono irradiarsi anche all’avambraccio. La sintomatologia può essere più intensa durante la notte a tal punto da svegliare il paziente che, per poter alleviare il dolore, è costretto ad alcune manovre come scuotere la mano o farla cadere fuori dal letto. Se il nervo mediano è severamente compromesso, i sintomi possono manifestarsi durante l’arco di tutta la giornata e la mano può sembrare debole, con dita intorpidite, incapaci di realizzare movimenti fini, per cui gli oggetti possono cadere dalle mani. Nella maggior parte dei casi non è identificabile una causa ben precisa della sindrome del tunnel carpale. Talvolta consegue ad una frattura di polso, specialmente quando questa guarisce scomposta. Talvolta la sindrome del tunnel carpale può essere confusa con altre patologie del nervo mediano quali ad esempio la compressione delle radici nervose nella regione cervicale provocata da un’ernia discale. Per la diagnosi di sindrome del tunnel carpale è necessario un attento esame obiettivo con test clinici specifici, e per una conferma si ricorre ad un esame strumentale neurofunzionale. Il trattamento terapeutico della sindrome del tunnel carpale può essere di due tipi: conservativo medico e chirurgico. La diversità di trattamento dipende dalla fase sintomatologica. La terapia chirurgica comporta nella quasi totalità dei casi una buona risoluzione dei sintomi. Il grado di recupero della funzionalità della mano dipende dal livello di danneggiamento del nervo raggiunto prima dell’intervento. Di conseguenza tanto è precoce l’intervento, migliore può essere il risultato.
Dott. Gaetano Scognamiglio
Specialista in Ortopedia e Traumatologia
dott.gaetanoscognamiglio@hotmail.com

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 22 settembre 2014