Ieri si è riunita la seconda commissione consiliare (a Palazzo La Salle) in materia edilizia, per parlare di abusi edilizi a Torre del Greco. Presente alla riunione anche l’assessore all’urbanistica Patrizia Kivel Mazuy, chiamata per aggiornare i membri della commissione sull’attività dell’ente in tema di abbattimenti. L’avvocato Patrizia Kivel Mazuy ha, ancora una volta, ribadito che non è percorribile la strada della legge regionale sulle acquisizioni degli immobili a rischio demolizione perché essa non è estensibile al nostro territorio visto che si trova in piena zona rossa: come già in un recente passato è stato oggetto del parere legale “pro veritate a firma del professore Guido D’Angelo” – incaricato dal Comune torrese di studiare la fattibilità dell’acquisizione degli immobili a rischio abbattimento -, nella cui relazione si leggeva che “si rileva che la possibilità di trasformare i manufatti abusivi in alloggi di edilizia residenziale o di edilizia residenziale sociale è esclusa nell’intero territorio di Torre del Greco, in quanto rientrante nella zona rossa a elevato rischio vulcanico”. Un tasto dolente, questo degli abbattimenti, che è stato più volte battuto dal capogruppo della civica Borriello Sindaco, Luigi Mele, che varie volte ha fatto esempi di amministrazioni comunali che avevano scelto la via delle acquisizioni anziché delle demolizioni. Proprio a ribadire che esiste una “normativa che preclude qualsiasi soluzione” alla vicenda degli abbattimenti, l’assessore al ramo, l’avvocato Patrizia Kivel Mazuy, ha, invece, lanciato sul tavolo di discussione l’idea di coordinare i vari comuni interessati dagli abbattimenti, e che si trovano nell’area contrassegnata come zona rossa, per fare fronte comune e portare, così, in Regione una proposta programmatica per trovare una soluzione di tipo politica alla vicenda (visto che normativamente parlando non ci sono soluzioni dove l’amministrazione comunale può appigliarsi). Un modo come un altro per trovare una soluzione risolvere la grande problematica degli abbattimenti dei manufatti abusivi, per garantire soprattutto il diritto alla casa a migliaia di famiglie che rischiano di restare senza un tetto sopra la testa.