Roma – Il miglioramento dei dati epidemiologici consente possibili riaperture, ma le conseguenze economiche del lockdown smettono a rischio famiglie e imprese.

Si bloccano le scadenze fiscali. Per le Partite Iva si decide in queste ore la proroga da giugno a settembre, dei versamenti sospesi per i mesi di marzo, aprile e maggio.

La data ipotizzata per le nuove scadenze è il 16 settembre per il pagamento degli adempimenti tributari sospesi nei mesi di marzo, aprile e maggio.



La misura riguarda anche le imprese con ricavi o compensi non superiori ai 2 milioni di euro (nel periodo di imposta del 2019): riguarda contributi previdenziali e assistenziali, ma anche i premi dell’assicurazione obbligatoria. Uno slittamento significativo tra Iva e ritenute d’acconto.

Stop a cartelle e accertamenti in scadenza dal 2 marzo al 31 maggio. Gli atti da notificare entro il 31 dicembre slitterebbero al 2021. C’è stata una anticipzione da parte del Direttore dell’Agenzia delle Entrate al Sole24Ore.