E’ rivolta a Napoli dopo il naufragio dei migranti che si è rivelato una vera e propria strage nelle acque antistanti Crotone. I morti, si presuppone, siano almeno 100, tra cui anche bambini.

“Basta stragi in mare” oppure “assassini!” e ancora “Piantedosi dimettiti!”: sono questi gli striscioni che sono stati esposti oggi pomeriggio nella città partenopea da alcune associazioni riunite in presidio sotto la Prefettura napoletana.

A prendere una netta e chiara posizione è stato anche padre Alex Zanotelli, colombiano, il quale ha dichiarato che “chi ci governa ha il cuore di sasso e non ha mai capito il dolore della gente che rischia tutto per un po’ di speranza”.



“Ciò che è avvenuto – ha affermato il segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci – si chiama strage ed ha una precisa responsabilità riconducibile alle politiche di questo governo. I migranti sono esseri umani, rifugiati, non solo politici ma persone che abbandonano i loro paesi attraversati dalla violenza”.

Dopo il presidio, gli attivisti hanno dato vita ad un corteo non autorizzato per il centro di Napoli.

I manifestanti sono stati in piazza del Plebiscito ed hanno poi attraversato via Toledo, con striscioni e con slogan contro il Governo di Giorgia Meloni e il ministro Piantedosi.

Sul caso della strage nelle acqua di Crotone è intervenuto, due giorni fa, anche l’ex sindaco di Napoli, Luigi De Magistris: “Sono in Calabria e mentre Governo e Parlamento con una legge vergognosa, disumana, incostituzionale, illegittima e criminogena impediscono di salvare persone in pericolo di vita, decine di esseri umani, tra cui bambini, muoiono in un altro naufragio mentre cercavano la vita”.