Processo Abusivopoli, chiesti tre anni e mezzo di reclusione per il sindaco di Torre del Greco, Ciro Borriello, nel processo che lo vede imputato; insieme a molti altri, presso la Procura di Torre Annunziata. “Attendo con serenità il momento del verdetto, fiducioso dell’operato dei giudici chiamati a valutare la mia posizione”. BorrielloCiro_1

Sono le prime parole di commento di Ciro Borriello, sindaco di Torre del Greco, alla richiesta avanzata dal pubblico ministero nel corso della requisitoria del processo sugli abusi edilizi in corso di svolgimento al tribunale di Torre Annunziata. In particolare il pm ha chiesto tre anni e sei mesi di condanna per l’attuale primo cittadino: “Nel corso del dibattimento – fa presente ancora Borriello – sono venuti fuori elementi utili a provare la mia estraneità ai fatti contestati. Senza entrare nello specifico, cosa che invece farà il mio avvocato Giancarlo Panariello nel prosieguo del dibattimento, nonostante la richiesta avanzata quest’oggi dal pubblico ministero, resto sereno e fiducioso nel buon esito dell’intera vicenda”.
Nella lunga requisitoria di ieri (sette ore) il pm Emilio Prisco ha terminato la sua arringa davanti al collegio di giudici della prima sezione penale del tribunale di Torre Annunziata, presieduto Alfonso Barbarano chiedendo dure condanne per politici, vigili urbani, dipendenti comunali, abusivisti e imprenditori della cittadina corallina. Per il sindaco Ciro Borriello, abbiamo detto, sono stati chiesti 3 anni e 6 mesi, ma altri hanno avuto richieste di pena assai maggiori. Per il mondo della politica locale chiesti: 7 anni di reclusione per Vincenzo Maida ex consigliere comunale del centrodestra; 1 anno e 2 mesi per la figlia Valentina e 1 anno e 2 mesi per il fratello Giuseppe; 3 anni, invece, per il consigliere comunale dell’Ncd-Udc Nicola Donadio e 2 anni per il padre Antonio Donadio, consigliere comunale all’epoca dei fatti.
Per gli ex vigili urbani, Errico Sorrentino e Francesco Di Maio, chiesti 10 anni. Per l’ex dipendente dell’ufficio tecnico del comune Enrico Bianco chiesti 9 anni 8 mesi. 6 anni, invece, è la richiesta per l’ex vigile Giuseppe Mazzella. Sempre per altri ex vigili chiesti: 4 anni per Raimondo Dottrina; 3 anni e 10 mesi per Ferdinando
Formicola; 3 anni e 6 mesi per Pasquale Migliozzi; 3 anni per Ciro Pagliuso; 1 anno e 3 mesi Gaetano Pelosio. Altre richieste di condanna sono andate all’ex responsabile del servizio edilizia privata del comune, Emilio Adami, al quale è stato richiesto 1 anno di condanna; 1 anno e 3 mesi per Lucia Aymino; 2 anni e 10 mesi per Pasquale Balzano; 3 anni e 6 mesi per l’ impiegato comunale Pasquale Borriello; 1 anno e 8 mesi per l’ex tecnico comunale Gennaro Cardoncello; 5 anni per Domenico Carotenuto; 2 anni per l’ ingegnere Giovan Battista Cimmino; 1 anno e 8 mesi per Pasquale Cozzolino; 1 anno e 8 mesi per Massimiliano D’Avino; 2 anni e 4 mesi per Vincenzo Del Pezzo; 2 anni e 8 mesi per Emilio Di Cristo; 4 anni per Mario Di Cristo; 1 anno e 6 mesi per Ciro Mario Garofalo; 2 anni e 8 mesi per Bruno Iodice; 6 mesi per Domenico Izzo; 2 anni per Ciro Mennella; 1 anno e 9 mesi per Raffaele Panariello; 2 anni e 10 mesi per Giovanni Romano; 1 anno per l’ ex ingegnere comunale Giovanni Salerno; 3 anni per Roberto Sorrentino; 2 anni per l’ex tecnico comunale Bernardo Tamburino; 1 anno e 8 mesi per Raffaele Vitiello. Richiesta l’assoluzione, invece, per l’ex vigile urbano Vito Sannino. Tutto ebbe inizio nell’autunno 2010, quando la procura di Torre Annunziata firmò gli ordini d’arresto per i vigili urbani che, secondo gli inquirenti, avrebbero chiuso un occhio su diversi abusi edilizi – in cambio di favori e mazzette – favorendo anche persone vicine a diversi politici. La sentenza dei giudici della prima sezione del tribunale di Torre Annunziata è atteso per il 6 marzo.