Ercolano – Filippo Nocerino è un imprenditore di Ercolano che lavora nel campo dell’edilizia pubblica e che, una decina di anni fa, ha denunciato tutti i clan che avevano le mani sugli appalti pubblici.

La sua azienda sta lavorando al momento sul cantiere di via Mare per l’apertura di uno spazio verde gestito dal Comune di Ercolano e dal Parco Archeologico, con l’idea di cambiare tutte le dinamiche di fruizione di questo quartiere del centro storico, permettendo così la crescita di flussi turistici e togliendo i residenti dall’isolamento, nonché favorendo la nascita di nuove iniziative culturali e sociali.

Tutto bellissimo sulla carta, ma forse non tutti sono felici del cambiamento. Qualche mattina fa, infatti, la macchina di famiglia di Filippo è stata presa di mira ed è stata distrutta da alcuni individui non identificati.



“Apprendo della vicenda che ha coinvolto l’imprenditore Filippo Nocerino. Un fatto increscioso e sul quale sono certo che le forze dell’ordine sapranno presto individuare le responsabilità. Solidarietà e vicinanza all’imprenditore e a tutte quelle donne e uomini che hanno il coraggio di denunciare ogni forma di illegalità. Ercolano è dalla loro parte. E’ necessario tenere sempre alto il livello di allerta sulla sicurezza in città, a maggior ragione in questo momento delicato e complicato, dove i risvolti sociali possono essere oggetto degli interessi criminali” – è quanto dichiara Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano.

“Appena ho appreso la notizia mi sono recato sul cantiere per manifestare la mia vicinanza a Filippo. – dichiara Piero Sabbarese, consigliere comunale di Azione – Nonostante non si conosce bene la natura dell’aggressione, ho ritenuto giusto far capire che le istituzioni ci sono e non lo abbandoneranno.

Questa intimidazione è un atto grave, e al di là delle indagini degli inquirenti penso che la comunità si debba stringere attorno ad individui in prima linea come lui. Se questo territorio, dopo molti anni di battaglie e sacrifici, è riuscito a liberarsi dal cancro della camorra, è grazie a persone come Filippo che si sono battute per la libertà di tutti noi.

Ho anche chiamato immediatamente il senatore Matteo Richetti (leader del partito Azione ndr.) che ha manifestato la sua preoccupazione per questa vicenda e ha promesso di portarla all’attenzione della politica nazionale.”