Crac Deiulemar, gli armatori fanno ricorso in Cassazione contro il fallimento della Società di fatto. Erano i primi di agosto quando la corte d’appello respinse il ricorso contro il fallimento della Società di fatto, il verdetto era stato accolto dai 13 mila risparmiatori della Deiulemar Compagnia di Navigazione come più di una speranza per recuperare gran parte degli oltre 700 milioni di euro investiti nella società armatrice che Deiulemar-Nave

aveva sede in via Tironi. Il giudice della corte d’appello di Napoli, Ugo Candia, sembrava aver chiuso la partita dopo circa due anni di tribolazioni. I rappresentanti del comitato dei creditori e i legali degli obbligazionisti  pensavano che così si poteva procedere alla definitiva ottenimento dei beni sequestrati alle tre famiglie Della Gatta, Iuliano e Lembo: “Tutto ciò che era di proprietà degli armatori – scrivevano all’ora  gli avvocati e i risparmiatori su Facebook – potrà essere venduto per fare cassa in favore degli obbligazionisti. Il rigetto del ricorso rappresentata la svolta più importante per il recupero dei soldi”.
Ora è tutto da rifare. Bisognerà aspettare l’esito del giudizio della Cassazione in merito al fallimento della Società di fatto prima di gridare vittoria. Tutto questo avviene a circa due mesi dalle condanne per un totale di quasi novanta anni di carcere inflitte dal tribunale di Roma ai sette armatori della Deiulemar Compagnia di Navigazione: I giudici romani della quarta sezione penale del Tribunale capitolino, aula Occorsio, dopo quasi nove ore di camera di consiglio, hanno inflitto 17 anni e 2 mesi di carcere ad Angelo Della Gatta, stessa sorte è toccata al fratello Pasquale, mentre la sorella Micaela è stata condannata a 9 anni e 10 mesi di reclusione. Lucia Boccia, invece, è stata condannata da 8 anni di pena.
A Giovanna Iuliano sono stati inflitti 10 anni e 2 mesi di detenzione. 9 anni e 2 mesi, invece, sono andati a Maria Luigia Lembo. Per finire, Giuseppe Lembo è stato condannato a 15 anni e 8 mesi di reclusione. A questi vanno aggiunti i 4 anni e mezzo presi da Leonardo Lembo, grazie al patteggiamento nelle fasi iniziali del processo. In più, ai tre fratelli Della Gatta (Angelo, Pasquale e Micaela) sono stati comminati 600 euro di multa. Mentre per Maria Luigia Lembo la multa è stata di 400 euro. Per tutti è scattata l’interdizione dai pubblici uffici e il divieto di effettuare attività commerciali per 10 anni. Era un giorno di festa per i 13 mila obbligazionisti che hanno investito nella società corallina oltre 700 milioni di euro, ma per essere completa bisogna ora aspettare la decisione dei giudici di Cassazione sul fallimento della Società di fatto.