Tanto tuonò che piovve. Dopo le polemiche dei giorni scorsi sul centro d’accoglienza per immigrati, la struttura di via Montedoro chiude i battenti. Ufficialmente il motivo della serrata non è da ricercare nelle manifestazioni promosse dagli abitanti della zona e non contrari a convivere con gli immigrati, ma da una Asilo-Politico-Immigrati-ExtraComunitari

mera questione economica. Infatti, fanno sapere i responsabili della cooperativa Santa Croce, la struttura di via Montedoro era nata per ospitare 50 immigrati, ma allo stato attuale gli ospiti presenti sono soltanto tre. “Abbiamo tante spese da affrontare – spiegano dalla cooperativa -. C’è l’affitto, gli operatori da pagare, non possiamo andare avanti così”. I tre migranti africani che fino a ieri soggiornavano nella struttura di via Montedoro stamattina verranno trasferiti in centri simili posizionati nelle città di Boscoreale e Giugliano. Nel mentre i responsabili della cooperativa Santa Croce aspettano notizie dalla prefettura sulla possibilità o meno di riprendere il lavoro interrotto. Negli ultimi periodi, i centri d’accoglienza sono diventati un vero e proprio business. Cooperative, società nate per l’occasione, ma anche colossi industriali del Nord e multinazionali: ecco chi c’è dietro ai Cara, le strutture dove finiscono i migranti in attesa di asilo, ai quali lo Stato elargisce 30 40 euro netti al giorno a migrante. Il Comune di Torre del Greco, nella persona del sindaco Ciro Borriello, dal primo momento si è messo di traverso. “Tutto quello che è stato fatto finora, lo si è fatto all’insaputa mia e dell’intera amministrazione comunale – dichiarava a caldo il primo cittadino -. Questo non significa che, da ora e in avanti, non saremo attenti e vigili su una vicenda che non può vedere semplici spettatori il Comune e i torresi in generale, una situazione per la quale chiediamo di conoscere con esattezza le procedure e le autorizzazioni finora rilasciate, i pareri espressi dagli organismi preposti, a partire da quelli che rispondono dell’aspetto di natura sanitario”. Più a risposta di questo intervento che alla motivazione ufficiale della chiusura del centro per immigrati sembra orientata la nota trasmessa dal capogruppo del Pd a Palazzo Baronale, Loredana Raia.
Siamo alle solite. Annunci in pompa magna del sindaco e poi tutto lasciato in sospeso – afferma il consigliere comunale e capogruppo del Pd -. I cittadini di via Montedoro non sono razzisti, ma chiedevano soltanto chiarezza.
Esistono problemi di regolarità sulla struttura? – incalza la rappresentante Pd – Si verifichi, ma non si perda tempo prezioso. Borriello può risolvere il problema accogliendo gli immigrati in una struttura comunale. Otterrebbe così un doppio risultato positivo: non chiuderebbe la porta in faccia a “disperati” che hanno lasciato tutto nel tentativo di salvare la propria vita e con i soldi ricavati dall’affitto della struttura comunale riuscirebbe a finanziare un progetto per la comunità torrese, proprio sulle politiche sociali”.
“A dire il vero – conclude Loredana Raia – il primo cittadino nell’affrontare questa ed altre problematiche delicatissime quali rifiuti, scuole, asili nido, ospedale Maresca, cantieri senza fine, ecc., si sta mostrando molto superficiale a voler essere buoni”.
Alan