E sulle primarie il Pd fa crack. Scontro nel Partito democratico di Torre del Greco. Alla fine di un acceso dibattito tra le varie anime che campeggiano nella sede di via Circonvallazione, il segretario locale del partito, Vittorio Cuciniello, ha rassegnato le dimissioni. A scatenare la bufera ci ha pensato un documento presentato alle segreterie provinciali, regionali e nazionali da parte di otto delegati (in tutto la sezione torrese del Pd conta un totale di venti delegati, ndr) renziani duri e puri. Nel documento si faceva richiesta di delucidazioni sulla gestione delle primarie a Torre del Greco, visto che “dal 14 marzo – giorno dell’ultima riunione convocata del partito prima di sabato scorso – c’è stato un candidato imposto, l’annullamento delle primarie e l’allargamento della coalizione, senza che nessuno si facesse carico di spiegarne i motivi all’assemblea dei delegati locali”, fanno sapere i firmatari del documento. Durante le concitate fasi che hanno
Dal mondo dei partiti al mondo delle Civiche. Ieri mattina si è riunita l’unione delle liste civiche, composta da Torre Civica, Torre Prima Torre, Nova civitas e Torre libera, che hanno deliberato di partecipare “in modo costruttivo” alla riunione di domani sera convocata dai coordinatori di Forza Italia “nella certezza che i partiti della ‘coalizione moderata’ sappiano fare finalmente sintesi e indicare il loro candidato”, fanno sapere in una nota le quattro sigle. Le quali, hanno preso anche “atto che la richiesta di accelerare la tempistica decisionale del tavolo dei moderati formulata nella precedente riunione sembra essere stata accolta, nella scia di un percorso virtuoso che vuole cogliere il duplice impegno di indirizzo di programma e di scelta del candidato sindaco”. Tutto questo, mentre in città spuntano i manifesti di Ciro Borriello ed Alfonso Ascione, che ritornano di nuovo a contendersi insieme la scena dopo le amministrative di sette anni fa che li vide uno di fronte all’altro nella sfida per conquistare la poltrona di sindaco.