Di Caprio ci insegna come entrare nei sogni altrui

E’ approdato anche nelle nostre sale la pellicola americana più attesa della stagione : “ Inception”, ambizioso progetto ( dal budget astronomico) di Christopher Nolan, tenuto in cantiere per qualche decennio, fortemente voluto e studiato con estrema precisione nei minimi dettagli.
Una trama complessa ed ardua da sintetizzare, un cast accuratamente selezionato, un impatto visivo altamente spettacolare con effetti speciali mirabolanti : gli ingredienti che giustificano gli incassi sbalorditivi del film ci sono tutti.
Il tema è quello del sogno e della possibilità di adoperarlo per piegare la mente di un essere umano alla volontà di un abile manipolatore. Partendo da questa idea di base, il regista , che è anche lo sceneggiatore e il produttore, dà fondo a tutta la sua creatività e la sua abilità , per costruire intrecci e azioni mozzafiato alla “mission impossibile”.
Ma è il protagonista, Leonardo Di Caprio, che dà forza e amplifica magistralmente il progetto del regista, impersonando il ruolo di Cobb, un “estrattore” capace di rubare i segreti della mente umana, durante l’ elaborazione onirica della realtà.
Bravi ed efficaci anche gli altri attori : tra essi spiccano il “mostro sacro” Micheal Caine e il premio Oscar Marion Cotillard, nei ruoli rispettivamente del padre e della moglie di Cobb. A quest’ultima il regista dedica un piccolo omaggio da cinefilo : in più scene si ascolta un pezzo di Edith Piaf, che la Cotillard impersonò alla perfezione nello splendido film” Le vie en rose”.
E da grande appassionato di cinema, Nolan avrà sicuramente subito il fascino di alcune pellicole che hanno trattato il tema onirico, stupendo gli spettatori e avvicinandoli ai complessi temi della psicoanalisi. Gli appassionati del genere ricorderanno senz’altro film come Vanilla Sky, con il bravissimo Tom Cruise, ma che è, a sua volta, una libera interpretazione di “Abre los ojos”, Apri gli occhi. Senza contare gli influssi di Luis Bunuel e Andrzej Zulawski, autori che hanno affrontato con maestria e genialità il tema del sogno, come chiave di lettura dell’universo del subconscio. E di certo Nolan avrà letto il “Riccardo Terzo” di Shakespeare, nel cui atto I-scena quarta l’autore scrive :“My dream was lengthened after life” , cioè “il sogno è un’estensione della vita”.

Mariacolomba Galloro