Quattro Altari a Torre del Greco

Torre del Greco – Per molti torresi, anziani soprattutto, è ancora " ‘a Festa ‘e l’uttava" e rievoca, infatti, il solenne rito religioso che si svolge dopo l’ottavo giorno del Corpus Domini. Le sue radici risalgono al XVI secolo, ed a dimostrarlo sono documenti ufficiali riguardo due processioni, una nel giorno del Corpus Domini, l’altra otto giorni dopo e si tratta della "Festa dei 4 Altari", evento tradizionale che rivive ogni anno di padre in figlio, di generazione in generazione.
Altre fonti affermano, invece, che la festa veniva celebrata principalmente a Napoli nel XVII secolo, e solo dopo in altri centri abitativi vicini al capoluogo campano si programmavano dei giorni di festa. Solo in seguito sarebbe stata tramandata e custodita a Torre del Greco, territorio che sarebbe l’unica città al mondo dove ancora si celebra.
Si tramanda inoltre che il momento iniziale della Festa avveniva con la Domenica delle Palme, dove si dava il via ad eventi musicali, spettacoli d’arte e giochi pirotecnici. Il punto di raccolta veniva indicato da una bandiera che veniva legata a due balconi e poi venivano innalzati dei veri e propri Altari. Tema comune dalle radici ai giorni d’oggi: la religione. Adesso gli Altari sono grandi rappresentazioni pittoriche raffiguranti momenti del Vecchio e Nuovo Testamento o avvenimenti storici di forte rilievo per il territorio torrese.
Ad arricchire la città durante la festa c’erano anche i tappeti, che ancora oggi sono elemento importante della Festa. Già dai primi anni, l’evento veniva arricchito da spettacoli, concerti ed esibizioni a vario tema.
Ed anche oggi la tradizione è rimasta fedele alle usanza. A chiudere la festa sono sempre stati i cosiddetti "Fuochi a mare", momento tradizionale attesissimo dai torresi di una volta, così come anche dai giovani di oggi.
Luigi Ottieri
Articolo già pubblicato su La Torre 1905 cartaceo – Anno CIII n° 12 – mercoledì 18 giugno 2008