L’opinione

Quella vista ieri al “Liguori” di Torre del Greco è sembrata una partita nella partita: da un lato quella disputata tra Francavilla e Turris, dall’altro quella disputata dal sig. Caravita di Cosenza contro tutti. Sarebbe riduttivo giustificare una mancata vittoria “scaricando” tutte le colpe sulla condotta arbitrale, ma quanto visto ieri pomeriggio ha veramente del paradossale. In una gara in cui la Turris stentava a rendersi pericolosa- complice anche l’uscita di Sasà Sullo dopo dieci minuti per infortunio- il sig. Carovita, già non impeccabile in alcune decisioni, decideva di ergersi a protagonista indiscusso del match convalidando al Francavilla un gol al 27’p.t. dopo un evidente fallo sul portiere corallino Romagnini che, al momento della conclusione a rete di Gallo, era ancora a terra. La convalida del gol scatenava la rabbia dei giocatori corallini che veniva placata solo al 7’ del secondo tempo quando l’arbitro assegnava un rigore a Tortora per una trattenuta. Peccato che, in tutte le precedenti palle alte, l’attaccante corallino era stato puntualmente strattonato dal difensore di turno! Nell’occasione del rigore, poi, il sig. Carovita ammoniva per la seconda volta Falanca che veniva espulso: un’ammonizione che è parsa esagerata. Ma ormai l’arbitro aveva perso completamente il controllo della gara e completava la frittata quando non ammoniva per la seconda volta Morleo per due falli- e non uno- che avrebbero meritato evidentemente il cartellino giallo. Se a questo pasticcio arbitrale, si aggiunge un avvio della Turris poco determinato- sembrava di essere tornati alla Turris abulica vista contro lo Sporting Genzano- l’infortunio di Sullo che ha spento la luce nel centrocampo corallino e la scarsa cattiveria sotto porta, ecco spiegato il pareggio contro un Francavilla apparso veramente modesto e giunto a Torre del Greco con l’unico intento di portare un punto a casa in qualsiasi modo, anche rinunciando a quel fair play adottato invece in più di un’occasione dai giocatori corallini. Il bicchiere mezzo pieno dice che quello di ieri è il decimo risultato utile consecutivo, ma quello mezzo vuoto dice che di questi dieci risultati utili, le vittorie sono solo tre: si deve migliorare.
Andrea Liguoro