Torre del Greco – Il prossimo 20 maggio, grazie alla volontà e al lavoro di tutta l’associazione sportiva dilettantistica Vesuvio Montain Bike, dovrebbe tenersi un evento che caratterizzerà le più importanti città vesuviane e tutto il parco nazionale del Vesuvio ossia la seconda edizione del Montain Bike Vesuvio, caratterizzato da un percorso lungo ben 46 chilometri che parte dalla zona Valle dell’Orso attraversando 8 comuni vesuviani entrando anche nella riserva tifone. Un grande successo, quindi, per l’Asd nata nel 2014 da un gruppo di amici, tra cui il presidente Gerardo Ciampa, che avevano e che hanno tuttora la passione per il ciclismo fuoristrada.
Abbiamo rivolto al presidente Ciampa alcune domande.
1) Quando e come nata questa iniziativa?
Questa manifestazione ha avuto una nascita molto travagliata, volevamo farla venire alla luce già nel 2015 ma in quel periodo il parco Nazionale del Vesuvio era commissariato e tutte le nostre richieste non venivano prese in considerazione. Poi il 21 maggio 2017 è nata la prima edizione di questo giro d’Italia campano. Prima di tale data, un anno fa, incominciavamo a fare pubblicità dell’evento sui più importanti canali di Internet tra cui Facebook ma ad un certo punto il Parco nazionale ci disse di poter procedere con l’evento se avessimo raggiunto i 500 associati. Non uno in più o in meno, provenienti anche da altre città e regioni d’Italia. Così, la nostra associazione ha raggiunto i 650 iscritti, cifre esorbitanti che ci hanno commosso e messo in piedi, quello che oggi possiamo definirlo uno degli eventi più attesi in Campania.

2) Ma a distanza di un anno, purtroppo, però gli ostacoli non cessano vero?
Si, purtroppo! Il nostro sogno era, usiamo l’imperfetto anche se non ci arrendiamo, quello di far diventare questo evento una vera e propria maratona per ambire un giorno di ospitare il campionato italiano. Purtroppo, dopo più di un mese dalla prima edizione, i tremendi incendi che hanno devastato il Vesuvio ci hanno fatto cadere il mondo addosso, un lavoro durato anni andato in fumo. Dal mese di agosto 2017, una serie di incontri con il presidente del Parco ci hanno molto scoraggiato, ma piano piano spinti dal nostro entusiasmo e contro tutto e tutti abbiamo deciso di fare questa edizione consapevoli che sarebbe stato ancor più difficile rispetto al 2017.

3) Le istituzioni come si comportano e cosa ne pensano in merito?
Purtroppo tutto molto male! Il comune di Torre del Greco ci chiede di pagare gli straordinari dei vigili che ci serviranno a supporto del nostro evento, oltre ad averci fatto mille problemi per l’attraversamento di strade. Se problemi non ce ne sono, ce ne vogliono creare, tanti vincoli che ci stanno facendo cambiare in continuazione il percorso, buttando all’aria giornate di lavoro.Ma nonostante ciò, domenica 20 maggio non ci arrenderemo a nessuno e speriamo si faccia molto ma molto meglio di un anno fa.



4) I tuoi associati da quali parte d’Italia provengono?
Un po’ da tutta Italia, nord, sud e come dice la nostra costituzione senza distinzione di sesso o di razza.

5) In procinto di elezioni amministrative a Torre del Greco il prossimo 10 giugno che cosa ti aspetti dalle nuove istituzioni?
Una maggiore serietà rispetto a chi li ha preceduti e che si valorizzi quello che fa bene ai cittadini tra cui lo sport e la cultura.

6) Chi voterai?
No comment.

Antonio Criscuolo