A cura di Angie Cafiero

Con il termine migliaccio identifichiamo una serie di preparazioni diverse che ritroviamo su tutto il nostro territorio. Il nome deriva infatti dal miglio, la cui farina (oggi più comunemente sostituita con quella di granoturco o di grano duro) un tempo veniva sfruttata per numerose preparazioni. A Napoli, insieme alle chiacchiere e al sanguinaccio viene preparato per Carnevale.
Ingredienti: gr 750 latte; gr 75 burro; gr 90 semolino; gr 300 zucchero; 5 uova; buccia grattugiata di 1 limone; vaniglia 1 bustina; limoncello ½ cucchiaio.
Esecuzione: In una casseruola, dove avrete versato il latte e il burro, aggiungete lentamente, quando il latte sta per bollire, il semolino e cuocetelo a fuoco basso, rigirandolo continuamente. Quando il semolino sarà cotto, lasciatelo raffreddare, aggiungete poi lo zucchero, il limonegrattugiato, la vaniglia, il limongello, i tuorli delle uova ed infine gli albumi montati a neve.
Versate il tutto in uno stampo da soufflè imburrato e spolverizzato con zucchero e farina e mandatelo in forno a temperatura media per circa quaranta minuti.

 
Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola l’8 febbraio 2012