Avvocati del diavolo
Il tema delle intercettazioni, telefoniche e ambientali, non cessa di alimentare polemiche e di animare il dibattito politico del nostro Paese, soprattutto alla luce dell’iniziativa assunta dal Governo al fine di modificare le norme che disciplinano il ricorso a tale strumento di ricerca delle prove. Il disegno di legge di cui tanto si parla da un po’ di tempo a questa parte merita senz’altro la nostra attenzione, in quanto la sua approvazione determinerebbe effetti di non poco conto, sia per quanto riguarda lo svolgimento delle indagini, sia per ciò che attiene la diffusione, tramite giornali, televisione o altro, del testo delle intercettazioni. In riferimento al primo aspetto, in modo particolare, non può non destare perplessità la proposta di limitare le intercettazioni alle sole persone sottoposte ad indagini, a carico delle quali, oltretutto, siano già sussistenti indizi di colpevolezza. Tale norma, se approvata, limiterebbe in maniera eccessiva la possibilità di ricorrere alle intercettazioni, che, fino ad oggi, sono state uno strumento di fondamentale importanza proprio per acquisire elementi di prova a carico di persone che avevano commesso reato. Certo, occorre ricordare che la suddetta proposta di modifica prevede le dovute eccezioni per alcuni reati (associazione di tipo mafioso, tra gli altri), per i quali, dunque, si potrebbe procedere ad intercettazione anche in mancanza dei presupposti appena menzionati; tuttavia, per tante altre fattispecie costituenti reato, anche di una certa gravità, varrebbe tale limitazione, con possibili conseguenze negative rispetto alla possibilità di individuare gli autori delle condotte incriminate. Per adesso, è chiaro, ci troviamo solo dinanzi ad una proposta di legge, che attende, quindi, di essere convertita, ma è giusto lanciare l’allarme per tempo, soprattutto per sollecitare un serio dibattito parlamentare che consenta le opportune modifiche di un testo che, nella sua stesura attuale, appare senz’altro censurabile.
Giovanni e Alessandro Gentile