TORRE ANTICA

Chi furono i primi sindaci?: da una edizione de "La città del Corallo"di E.Torrese, leggiamo: "Accanto a due preti il primo consiglio comunale vede l’elezione di diciotto proprietari,otto liberi professionisti,un industriante ed un negoziante. La carica di consigliere scatena parecchi interessi in città tale da ingenerare la voce di un tentativo di broglio che fu spento dall’intervento del Regio Giudice, che con una discreta inchiesta accerta l’infondatezza della denuncia. Il proclama del 1°Sindaco liberale, nella seduta del 5.11.1861 si divide in 6 punti: cura dei lavori pubblici per dare lavoro ai disoccupati, aumentare il livello di istruzione "negletta" sino ad allora, impegno nel settore della beneficenza, curare il Corpo della Guardia Nazionale, ricordare con opportune manifestazioni le "belle azioni patriottiche", condurre una buona amministrazione.
Ci fu quindi una forte egemonia liberale mentre la città si trasformava da centro di pesca del corallo in luogo di produzione e commercio dello stesso. In consiglio comunale si nota la presenza di armatori e commercianti di corallo che assieme a professionisti e dirigenti di istituto di credito comandarono la città per decenni vedi Bartolomeo Mazza, il Comm.Vincenzo Piscopo, Luigi D’Istria, Vitelli con l’appoggio di una pattuglia clericale che da 2 passò a 7 prelati nel 1896 con a capo il rev. Domenico Torrese che ricoprì incarichi di assessore e fece da trait d’union fra ambiente clericale e correnti liberali sino al 1901. Fu l’unico periodo storico di continuità politica, egemonia liberale e appoggio dei preti:si governò a senso unico. Questa la primogenitura politica che ha distinto la nascita del Municipio torrese con una classe politica conservatrice (il clero sic.!) che fece di Torre del Greco una città ricca e conservatrice per pochi. La crisi va dal 1891 al 1919, registrò ben 24 dimissioni dalla carica di sindaco con in mezzo due gestioni commissariali ed una inchiesta Prefettizia sull’operato degli amministratori. Fu un periodo che vedeva il sindaco in carica per non più di un anno causa le crisi interne e i contrasti di grossi personaggi ex sindaci. Nemmeno con l’avvento di Michele Palomba, sindaco socialista, cambiarono le cose, così nel 1910 la chiesa locale decise di lasciare la politica". Dopo un secolo, oggi la crisi continua e urgono soluzioni: la partecipazione effettiva della chiesa e un miracolo.
Ranesi