Cumuli d’immondizia ai margini delle strade. Il sindaco rassicura: “Mai più rifiuti a Leopardi”

Nemmeno il tempo di mettere piede al Castello Baronale che subito è scoppiata la grana rifiuti per il neo sindaco torrese, Gennaro Malinconico.
Infatti, manco a farla apposta, appena terminati i cinque anni di interregno borrielliano sono comparsi i primi cumuli di sacchetti ai lati delle strade di Torre del Greco ad accogliere il nuovo primo cittadino, senza contare, poi, l’accumulo di rifiuti non rimossi in alcuni cassoni situati nelle isole ecologiche di alcune aree cittadine.
E a spiegare le motivazione di quella che sembra avere tutti i connotati per essere classificata come il preludio di una nuova emergenza rifiuti è proprio il nuovo inquilino di via Plebiscito, Gennaro Malinconico:
“È vero, stiamo purtroppo incontrando difficoltà nello smaltimento dei rifiuti indifferenziati – spiega il sindaco – a causa della chiusura della discarica Cava Sari di Terzigno”, avvenuta lo scorso 18 maggio “e per effetto delle notevoli criticità riscontrate nel conferimento dei rifiuti indifferenziati presso lo STIR di Caivano, dove sono necessarie lunghe ore di attesa per completare le operazioni di svuotamento degli automezzi. Tale circostanza sta determinando un conseguente rallentamento nella raccolta sul territorio”.
Per scongiurare il ritorno del “sacchetto selvaggio” a Torre del Greco c’è chi ha paventato la possibilità di utilizzare l’area di Leopardi come ai tempi di Ciro Borriello, ma a queste voci incontrollate ha voluto rispondere proprio il primo cittadino per rassicurare la popolazione interessata:
“Anche in presenza di siffatte criticità – ha precisato il sindaco, Gennaro Malinconico -, intendo rassicurare che, per quanto di competenza di questa amministrazione, non è stato ordinato, né è stato previsto, neppure in via provvisoria, lo stoccaggio dei rifiuti presso il sito di Santa Maria la Bruna”.

Alfonso Ancona
Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 30 maggio 2012