Mi ritorni in mente""

Ricca di consensi, è rimasta in esposizione fino al 30 aprile al Museo Minimo di Fuorigrotta "Mi ritorna in mente", la personale di Stefano Borriello.
"Nelle sue opere – come ha detto Gianni Pisani all’artista Borriello – vive la felicità e la libertà, anche se Napoli non sempre apprezza gli artisti liberi". I lavori di Borriello, pur marcando ugualmente fin dall’origine la loro natura d’artifizio, risultano indocili e ribelli ad una collocazione in un tempo e in uno spazio perfettamente identificabili, postulano derivate e svolgimenti in un’alonalità ideale.
E’ risultata significativa l’impaginazione data dall’autore a ciascun lavoro messo in mostra nel mese scorso. L’immagine, conclusa in sé o straripante, puntualmente si apre oltre i confini polimaterici entro cui è stata concepita e realizzata, proiettandosi verso aure che si aggiungono, apparentemente in cornice. Sostanzialmente, invece, opere organiche a processi d’incontro con l’ambiente, ma soprattutto con la sensibilità del fruitore. Ogni opera, così, è deliberatamente "aperta", nel senso voluto da Umberto Eco, come fattore moltiplicatore di movimenti che indagano analiticamente e forse incidono sulla percezione dei fenomeni artistici e sul mistero dell’espressione.
Mariella Ottieri