Conferenza di Flavio Russo, a cura della Lega Navale di Torre del Greco

Domenica 13 marzo, alle ore 10:30, presso il MUMA (Museo della Marineria Torrese), si è svolta la conferenza “La maturità dei tempi-Mezzi di trasporto e telecomunicazione alla vigilia dell’Unità”, a cura della Lega Navale Italiana, sez. Torre del Greco. Il relatore è stato Flavio Russo (nella foto), membro del Consiglio Scientifico dell’Istituto Italiano dei Castelli e del Comitato Nazionale per lo Studio delle Architetture Fortificate del Ministero dei Beni Culturali, collaboratore di numerose riviste nazionali di storia, tecnologia, archeologia e militaria, nonchè Ispettore Onorario del Ministero per i Beni Culturali. La manifestazione, moderata da Salvatore Perillo, è stata aperta da un saluto del presidente della Lega Navale torrese, Giacomo Magno. Interessante ed avvincente l’excursus di Russo, che ha proposto una succinta ma efficace disamina dei mezzi di trasporto e delle telecomunicazione nel momento storico più importante per la nostra nazione: la realizzazione dell’Unità d’Italia. Garibaldi si servì sia di navi che di treni a vapore, e se la navigazione si fosse effettuata con dei velieri, non sarebbe stata possibile la sua impresa; non a caso gli antichi romani si preoccuparono di costruire strade, perché la storia dell’impero romano non sarebbe stata la stessa senza un’efficace sistema di comunicazione.
Il 1850 è una data fondamentale, poiché segna l’inizio di un proliferare di scoperte tecnologiche per unire tra loro le popolazioni: il telegrafo elettrico, le navi a vapore e gli stessi treni (negli gli stati preunitari, la rete ferroviaria era frammentata in tante piccole sottoreti, tra loro non allacciabili). Dopo l’Unità, si dovette per prima costruire le reti per la viabilità: la tratta Torino- Genova, ad es., fino al 1858-59 era collegata con una diligenza che poteva imbracare circa 8 persone e impiegava 25 ore! Nell’agosto del 1861 ci fu una prima mostra “Italiana”, in cui, a parte i prodotti di una realtà agricola ancora arretrata, ci fu la presentazione del motore a scoppio, anche se poco potente. Solo intorno agli anni ‘80 compariranno i primi veicoli a motore, che, con l’ampliamento della rete ferroviaria, contribuirono ad unire anche logisticamente un paese che per la prima volta era stato unito politicamente e socialmente.

Mariacolomba Galloro