Al Centro d’Arte Mediterranea il gruppo di pittura Erlebnis dal 1 al 13 giugno

Il Gruppo di pittura ERLEBNIS nasce dalla sinergia di otto giovani artisti che condividono l’amore per l’arte senza porsi vetusti preconcetti. La possibilità di esprimersi liberamente, senza dover seguire imposizione stilistiche o ideologiche, consente agli artisti di rappresentare, nelle loro opere, il proprio vissuto e la propria interiorità.
Erlebnis, vocabolo tedesco, indica il "vissuto", che si distingue in questo modo dall’"esperienza vissuta". Il vissuto si caratterizza, fenomenologicamente, come atto intenzionale; divenendo in questo modo “coscienza di” qualcosa.
Quindi,l’Erlebnis fenomenologico non riguarda la relazione fattuale tra un evento psichico e un oggetto, ovvero la relazione «esistente» nella realtà oggettiva, bensì la sua pura essenza.
In pittura, quindi, il gruppo intende non rappresentare la realtà in senso tradizionale, ma la visione immediata del mondo filtrata attraverso l’interiorità dell’artista.
L’ARTISTA CONTEMPORANEO: COMUNICATORE DELL’INCOMUNICABILITA’
La mostra si apre a due differenti chiavi di lettura: sociologica e estetica.
Per quanto concerne l’aspetto sociologico, è indubbio che lo si può intendere come volontà dell’artista di comunicare uno stato di disagio oggettivo che stritola la vita dell’uomo contemporaneo. La morsa a tenaglia esercitata da un lato dallo sviluppo di nuove tecnologie (ed il conseguente difficile rapporto uomo  macchina) e dall’altro da ritmi di vita sempre più logoranti, spinge l’uomo a perdere la capacità di comunicare e comprendere la natura. Il processo pittorico, invece, fa ancora del segno (la rappresentazione di qualcosa), e soprattutto del significato (ciò che il segno significa per l’artista) che gli si attribuisce, il momento fondante del suo esistere.
L’artista ha quindi il compito gravoso di rendere disponibile per l’uomo contemporaneo un meta-linguaggio universalmente comprensibile, che consenta di abbattere e di superare le continue e nuovi difficoltà che invece vengono imposte dall’uomo (attraverso la codificazione di comportamenti “sociali”) all’uomo.
Da un punto di vista estetico, l’incomunicabile, che l’artista ha il compito di rappresentare, è ciò che appartenendo all’interiorità del soggetto, ci è impossibile spiegare razionalmente. L’impatto emozionale che genera una visione di un paesaggio, ad esempio, è un tipico esempio di visione del sublime che non è possibile comunicare. L’artista, invece, possedendo gli strumenti adeguati, è in grado di rendere emozionalmente ciò che la ragione non è in grado di spiegare.
 ERLEBNIS – comunicatore dell’incomunicabilità – dal 1 al 13 giugno
Centro D’Arte Mediterranea
Via Marconi, 9 Torre del Greco
0818828275