Pensieri liberi – L’altra sera, al San Paolo, il penultimo atto del campionato di serie A che, come vedremo, ha ancora molto da dire in termini di ‘verdetti’. Di scena, l’Inter di Spalletti, alla caccia dei tre punti indispensabili per la qualificazione alla prossima Champions. Per il Napoli, nessun significato pratico atteso dall’esito dell’incontro. Le premesse lasciavano supporre una gara tutta ‘anema e core’ da parte nerazzurra, e invece… Solo per i primi dieci minuti del primo tempo e per un periodo ancora più breve della ripresa c’è stata competizione; poi, abbiamo assistito ad un monologo del Napoli, che è sembrato essere ritornato agli standard di rendimento del girone di andata. Gettata dietro le spalle la ‘crisi’ del mese di aprile (mancanza di motivazioni, infortuni, “mal di pancia” di alcuni calciatori, come Insigne ed Allan, distratti da voci di mercato?), la squadra, da qualche partita, è ritornata ad esprimersi su livelli soddisfacenti. Questo dato, di per se stesso già confortante, assume ancor più valore se lo si considera da un altro punto di vista.

Per la stagione ventura, infatti, il Napoli dovrebbe partire con un vantaggio non di poco conto, a meno che mister Ancelotti non si lasci attrarre dalle “sirene bianconere”, come si vocifera da qualche parte. Il diretto interessato ha smentito, in diretta, la possibilità di andare altrove in un prossimo futuro, dichiarando il proprio amore incondizionato per Napoli, il Napoli ed il suo progetto calcistico. però si sa come vanno queste cose… De Laurentiis farà bene a legare saldamente all’albero maestro della navicella azzurra il suo allenatore, non mancando di ‘otturare’ per bene le sue orecchie con una discreta quantità di cera, come fecero i compagni di Ulisse, per evitare che il suddetto canto delle sirene possa sortire i suoi effetti malefici!

Ma torniamo al ‘vantaggio’ cui prima si accennava. E’ di questi giorni la notizia che Allegri ha lasciato la Juve, dopo un lungo periodo di trionfi ( tranne che in Europa: sarà avvenuto, per questo, il ‘divorzio’?) ininterrotti. Inter e Milan, già da tempo, si sa che affideranno le loro fortune calcistiche a nuovi condottieri, così come farà anche la Roma… Il valzer degli allenatori potrebbe coinvolgere persino la Lazio se, come non è da escludersi, i bianconeri, tra la vasta gamma possibile di scelte, finiranno per optare per Simone Inzaghi come loro prossimo ‘mister’. Per questo motivo, tra le ‘big’ del nostro campionato, l’unica squadra ad essersi garantita la continuità di conduzione è il Napoli, fatta salva – come accennato – l’eventualità delle sirene…
E’ chiaro che le nostre rivali, chiunque sia il ‘trainer’ al quale si affideranno, dovranno pagare il necessario scotto legato al ‘cambio di panchina’ (nuovi schemi, nuova tattica, nuovo rapporto con la società, diverso approccio mentale e psicologico con i calciatori, eccetera eccetera). Di questa difficoltà iniziale dovrebbero approfittare gli azzurri per guadagnare un vantaggio che potrebbe anche risultare definitivo e vincente. Naturalmente, se dalla campagna acquisti verranno quei tre-quattro rinforzi di qualità per rendere migliore e ancora più competitiva la ‘rosa’.
Per concludere queste nostre brevi note, un ‘grazie’ sentito alle squadre che lottano per non retrocedere e per conquistare i posti in Europa… Tutto si deciderà all’ultima giornata: considerando che la competizione per lo scudetto, quest’anno, è stata praticamente inesistente, l’interesse per il campionato è stato tenuto in vita proprio per loro merito!
Ernesto Pucciarelli