Torre del Greco – Sono scesi in piazza quasi 6mila marittimi per scongiurare il fallimento della compagnia di navigazione Moby.

Tutto parte dalla controversia tra l’armatore Onorato e l’istituto di credito Unicredit.

Infatti, Vincenzo Onorato (nella foto, ndr), patron delle compagnie di navigazione Moby, Tirrenia e Toremar, ha attaccato Unicredit per aver bloccato l’operazione di vendita di due traghetti, il Moby Aki e il Moby Wonder, operazione che avrebbe permesso di recuperare liquidità e assottigliare i debiti. La banca non ha tolto l’ipoteca sulle due navi. Ad annunciarlo lo stesso Onorato: “Moby ha ricevuto comunicazione dalla compagnia di navigazione danese Dfds della risoluzione dei contratti di acquisto delle navi Moby Wonder e Moby Aki, nonché di cessione delle navi King Seaways e Princess Seaways”. Moby avrebbe dovuto cedere i due traghetti e ottenere da Dfds due navi più vecchie, facendo plusvalenza. Secondo Onorato ad aver bloccato tutto è Unicredit. “In qualità di Security Agent non ha dato il consenso alla liberazione delle ipoteche che gravano sulle navi Moby Aki e Moby Wonder, nonostante fosse contrattualmente tenuto a farlo”, denuncia l’armatore napoletano in una nota. E aggiunge: “Come da prassi Moby ha richiesto l’assenso alla cancellazione delle ipoteche sin dal 20 settembre 2019 e Unicredit non si è neppure degnata di rispondere, limitandosi ad attendere la scadenza dei termini di consegna”.



Dietro a tutto ciò c’è la contrapposizione tra la compagnia di navigazione e alcuni fondi d’investimento che avevano acquisito i debiti accumulati da Onorato per l’acquisto della compagnia pubblica Tirrenia. Per quell’operazione Moby aveva emesso un bond da 300 milioni e nel frattempo non ha pagato il dovuto allo Stato. Con l’aggravarsi della crisi finanziaria i fondi hanno chiesto il fallimento della società al Tribunale di Milano. Il giudice non ha accolto l’istanza ma ha invitato l’armatore a porre rimedio alla situazione. La vendita di due navi doveva servire proprio a recuperare liquidità. Ora la situazione si fa più complessa. E proprio per questo Onorato dice: “Moby agirà in sede giudiziaria nei confronti di Unicredit per ottenere il risarcimento dei gravissimi danni causati da quest’ultima”.