Ritorna il primario Palomba ma la svolta non arriva Maresca, Asl ancora muta

Regna un’imbarazzante silenzio attorno alla vertenza sanitaria legata all’ospedale Maresca. Eppure, gli ultimi tristi fatti che avevano messo in subbuglio corsie e sale operatorie del nosocomio di Boscotrecase – oltre ad aver acceso pesanti discussioni sul complessivo funzionamento degli ospedali riuniti di Torre del Greco e Boscotrecase – lasciavano presagire che qualcosa potesse immediatamente cambiare, soprattutto per la struttura di Via Montedoro. Dove il personale medico, finito sotto la lente di ingrandimento in seguito alla morte di Tommasina De Laurentiis e prontamente colpito da sette avvisi di garanzia emessi dalla Procura di Torre Annunziata, ha alzato il tiro mettendo alle strette l’Asl Na3Sud ribadendo l’assurdo disagio lavorativo col quale deve fare quotidianamente i conti, sottolineando allo stesso tempo l’assoluta necessità di posti letto, attrezzature e risorse umane qualificate al Maresca di Torre del Greco. Un pressing – quello dei camici bianchi – sostenuto da una serie di incontri e summit istituzionali di cui si è fatto promotore il rientrante primo cittadino Gennaro Malinconico, che una volta ritirate le dimissioni ha subito attivato i propri canali per provare ad alzare di nuovo luce sulla vicenda.
Una linea fin troppo soft che ha già dimostrato di ridursi a retorica di palazzo e di non conoscere incisività: il silenzio dell’AslNa3 Sud va di pari passo con la discontinuità e l’inerzia politica delle f orze politiche locali, che di questi tempi sono più impegnate ad occupare le sedi dei propri partiti o a fomentare i grandi inciuci di governo anziché difendere i presidi pubblici sanitari presenti su territori già martoriati. Mentre voci sempre più insistenti vorrebbero in queste ore la pronta inaugurazione degli ambulatori di odontoiatria e di screening mammografico con la presenza dell’assessore regionale Pasquale Sommese e di Maurizio D’Amora,manager dell’Asl Na3Sud, negli ultimi giorni, intanto, è ritornato in corsia proprio Roberto Palomba, il chirurgo che ha operato la sfortunata Tommasina De Laurentiis: con il rientro del medico primario (volto noto alla politica legato all’Udc) è facile ipotizzare un presto ritorno all’antica, con la centralità del blocco chirurgico di Boscotrecase ed il solito andirivieni di ambulanze con Torre del Greco – dove resta tuttora la diagnostica per immagini costringendo così i pazienti ed i medici a continui spostamenti tra i due ospedali. Un modello che si è già rivelato fallimentare e che, secondo alcune indiscrezioni, a giugno potrebbe lasciare il posto alla totale soppressione del servizio di chirurgia al Maresca per trasferire tutto a Boscotrecase.Da segnalare la continua emergenza al Pronto Soccorso (non risolvono le situazione l’arrivo di due medici in convenzione per sole cinquanta ore mensili) e l’attesa di alcune certificazioni legate all’igiene e alla sicurezza per l’avvio di alcuni ambulatori.
Nino Aromino

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 24 aprile 2013