Il punto della situazione

Torre del Greco – Appare critica oramai la situazione della Tirrenia. La compagnia di traghetti ha accumulato debiti su debiti; solo a fine 2007, infatti, si contavano ben 903 milioni da restituire ai creditori. La maggior parte di questi soldi, ben 751 milioni di euro, sono dovuti a banche ed istituti di credito. Ne consegue che tutti i traghetti sono sotto ipoteca, così come le due sedi di Napoli e Venezia, in mano al Madiocredito centrale.
Ricordiamo che lo Stato versa in media 200 milioni l’anno per questa compagnia, che compie un servizio pubblico spesso anti-economico. Ma oramai lo scoperto raggiunge cifre record, pari a tre volte l’intero patrimonio della Tirrenia ed i ricavati (in media 200 milioni l’anno) purtroppo non bastano certo a mettere in pari la situazione. Naturalmente le banche si sono cautelate con le ipoteche, le navi sono stimate almeno un miliardo di euro , tuttavia 11 delle 26 navi sono piuttosto “vecchiotte”(toccano i 32 anni) ed il loro valore potrebbe essere riconsiderato.
Con la privatizzazione prevista forse si potrebbe far tornare dei conti che proprio non quadrano: il totale dei compensi percepiti dei membri del Cda è andato verso una progressiva riduzione, attualmente 120mila euro. Eppure i registri della magistratura riportano una cifra di ben 973mila euro nel 2007. Come si può vedere i conti ancora non tornano, causa di tanti danni probabilmente è dovuta ad una cattiva gestione dell’azienda.

Sara Borriello