Nessuna schiarita sul futuro occupazionale dei 28 operatori ecologici: per l’Immacolata il verdetto dei giudici

Ennesimo rinvio da parte del Tribunale del Lavoro di Napoli sulla vertenza lavorativa che vede coinvolti 28 netturbini torresi esclusi dal servizio di igiene urbano in seguito al passaggio di cantiere tra la ditta “Fratelli Balsamo” e la municipalizzata “Leucopetra”. Nell’avvicendamento tra le due aziende – i Balsamo sono stati colpiti da un’interdittiva antimafia e quindi surrogati dalla ditta con sede a Ercolano – i 28 operatori ecologici si sono ritrovati automaticamente senza lavoro poiché il capitolato d’appalto stipulato tra l’amministrazione comunale e la Leucopetra non prevede il loro utilizzo per lo spazzamento delle strade cittadine. Un vero e proprio licenziamento di massa che aveva spinto i lavoratori torresi a manifestare e presidiare per oltre un mese Palazzo Baronale fino alla ‘mezza soluzione’ individuata dalla maggioranza di governo e i sindacati di categoria: 25 assunzioni part-time da 20 ore settimanali per 15 giorni lavorativi. Trascorso questo brevissimo lasso di tempo – i netturbini sono stati in ‘proroga’ dal 7 al 23 novembre ripulendo da cima a fondo una città sudicia all’inverosimile – si ripropone con veemenza la questione occupazionale. Come avevamo già scritto, tutte le speranze sono ora riposte nel verdetto del Tribunale del Lavoro, che dopo già due rinvii (la sentenza definitiva era attesa prima per il 21, poi per il 23 novembre, n.d.a.) dovrebbe esprimersi prima il 3 e poi il 7 dicembre, un giorno prima della Festa dell’Immacolata. Solo l’accoglimento del ricorso da parte dei giudici del lavoro garantirebbe il reintegro immediato dei netturbini nelle loro mansioni. Giornate di spasmodica attesa per i lavoratori e le proprie famiglie, e chissà in quali condizioni igieniche i torresi ritroveranno le strade della propria città con il servizio di spazzamento nuovamente sottratto dalle mani dei 28 operatori ecologici.
Nino Aromino