Sarebbero dovuti essere 278 i posti destinati alle persone con disabilità dalla stagione in corso allo Stadio Maradona. Ovvero 2 per ogni 400 posti.
Questo è l’impegno preso dal Comune di Napoli pubblicamente, questa è la legge (D.M. 236/1989), che da quest’anno è anche il riferimento che la FIGC ha indicato nei criteri infrastrutturali degli stadi di Serie A per essere a norma.
Secondo il giornalista Maurizio Zaccone, che da mesi segue la vicenda, per Napoli-Sassuolo le postazioni aggiuntive promesse non sono state messe in vendita dalla SSC Napoli.
Non vi è traccia dei 120 posti aggiuntivi nel settore Distinti inferiori per le persone con disabilità deambulanti, (per i quali il Comune ha installato dei bagni specifici con una spesa di circa € 300.000) e continuano a non essere messi in vendita i 56 posti nelle curve inferiori destinati alle persone con disabilità in carrozzina, per una posizione degli stessi giudicata probabilmente inidonea dalla SSC Napoli con il Comune che si è impegnato ad avviare una interlocuzione con la Società che però non sembra avvenuta, ed è quasi un anno che questi posti esistono e non sono messi in vendita.
Rimangono sempre e solo i 44 posti della Tribuna Family, il numero più basso d’Italia, come Zaccone ha appurato da indagine specifica e portato all’attenzione del Comune in tre sedute della Commissione Sport alle quali hanno fatto seguito un’interpellanza in Consiglio Comunale presentata dal Consigliere Flavia Sorrentino che con Zaccone ha lavorato a stretto contatto sulla vicenda, (n.PG/2023/317132 del 13/04/23) e successivamente una mozione
(n.PG/2023/317986 del 13/04/23) ed un ordine del giorno (PG/2023/454795 del 1/06/23) approvati all’unanimità dal Consiglio Comunale.
Provvedimenti che hanno impegnato l’amministrazione a predisporre ogni azione necessaria per porre rimedio alle difficoltà delle persone con disabilità di usufruire del nostro stadio comunale.
Il Comune ha promesso 278 posti da questa stagione (oltre ad una riqualificazione degli stalli di posizionamento delle carrozzine, segnaletica ad alta visibilità e percorsi tattili e superfici tattili in lingua braille).
Ma i posti messi in vendita non corrispondono a quelli promessi e obbligatori per legge.
La SSC Napoli, sollecitata via Pec, non ha risposto al giornalista, tantomeno si hanno dichiarazioni da parte del Comune, che ci si augura fornisca rapidamente spiegazioni al riguardo.
“Comprendo che è agosto” – aggiunge Zaccone – “ma le disabilità non vanno in ferie”.