In conseguenza delle forti precipitazioni di questi giorni, il sottopassaggio che delimita la zona sud della Litoranea si è inondato trasformandosi in un vero e proprio laghetto. Torre del Greco non supera neanche la seconda prova della prima ondata di maltempo settembrina. Nel secondo giorno di violenti acquazzoni alternati a schiarite si ripete il fenomeno degli allagamenti. Strade, marciapiedi, tombini, tutto sommerso. Mare-Sabbia-Litoranea

L’acqua ha difficoltà a defluire e solo dopo qualche ora tutto torna alla normalità. A risentirne soprattutto le solite zone in cui sorgono i sottopassaggi ferroviari posizionati nella zona sud della città. La seconda giornata sotto la pioggia è iniziata a metà mattinata con brevi temporali che, a macchia di leopardo, hanno interessato quasi tutta la città. Fenomeni di strade allagate un po’ dappertutto e con loro anche i marciapiedi riportando ancora una volta in evidenza le problematiche relative alla manutenzione dei tombini che in vista dei mesi piovosi rischia di diventare una questione urgente. A registrare il tutto, l’occhio sempre attento dei cittadini che hanno postato con foto e filmati sui social network le situazioni nelle quali si sono trovati. “L’inverno ormai è quasi alle porte – scrive il signor Gianni Mennella – . Okay, ha piovuto per circa mezzora e questi sono i risultati… La nuova amministrazione targata Ciro Borriello si e insediata da tre mesi ma ancora si vede nessun cambiamento. Se per mezzora – continua – ha piovuto e le graticole sono già intasate: quando pioverà per tre o quattro giorni o per settimane intere cosa vedremo, anzi cosa ci sarà per superare il ponte? Anche questi sono fatti! L’assessore alla viabilità dove sta?!” Domenico Striano aggiunge: “Bisogna far pulire tutti i tombini prima che arrivi l’inverno. Sicuramente le acque defluiranno meglio e non si formerà un ruscello”. Solo lo scorso giugno il maltempo aveva devastato Torre del Greco. Una tromba d’aria aveva seminato il panico tra i cittadini. Era saltata la corrente in una parte della città, ciclomotori trascinati per metri, antenne televisive sradicate dai tetti, parti d’albero spinti verso il mare in lave d’acqua, voragini e strade allegate. Non si contarono i feriti, ma il numero dei danni fu altissimo. Tra questi anche una voragine che si era aperta in pieno centro, a piazza Luigi Palomba. I torresi ora sperano che, in un qualche modo, l’amministrazione comunale, questa volta, sia capace di prevenire tali situazioni.