Il “modus operandi” posto in essere dai membri di tale sodalizio criminale consiste nell’intercettare all’interno del Porto di Napoli, ove attraccano i traghetti e le navi provenienti dalla Sicilia, uno o più veicoli con a bordo persone preferibilmente anziane, apparentemente benestanti, con bagagli in vista e dirette al Nord Italia. I conducenti di tali veicoli, una volta usciti dall’area portuale ed immessi sulla via Marina in direzione Autostrade, mediante artifizi e raggiri, vengono indotti a fermarsi dai componenti della banda, allo scopo di praticare, il più delle volte con un taglierino o con un punteruolo particolarmente affilato, un foro alla spalla del pneumatico posteriore destro alla vettura della vittima designata la quale è costretta, dopo che si è immessa in A/1, a fermarsi alla prima piazzola utile allo scopo di sostituire il pneumatico forato. Ed è proprio in questo contesto che entra in gioco la banda: uno o più componenti si offre di fornire ausilio ai malcapitati nella sostituzione della ruota ma, approfittando di un attimo di distrazione delle vittime, sottraggono uno o più bagagli all’interno del veicolo.
Ed è proprio ciò che è capitato ai due coniugi ultrasettantenni che, mentre percorrevano l’Autostrada A/1 Napoli/Roma provenienti da via Marina (Napoli) e diretti in direzione Nord, giunti all’altezza della piazzola di sosta sita al km 758, erano costretti a fermarsi a causa di una foratura del pneumatico.
In quella circostanza venivano avvicinati da un individuo a bordo di uno scooter che si offriva di voler aiutare la coppia nella sostituzione del pneumatico ma, approfittando di un attimo di distrazione dei due malcapitati, sottraeva la borsa contenente gli effetti personali sopra elencati. Sulla stessa piazzola di sosta vi era un ulteriore autovettura con a bordo nr. 3 complici che, alla vista della pattuglia di Polizia Stradale, si dava a precipitosa fuga imboccando la S.S. 162 Dir in direzione Paesi Vesuviani ma, dopo un concitato inseguimento durante il quale speronavano la vettura di servizio, venivano fermati all’altezza dello svincolo “Tangenziale di Napoli” da altre pattuglie impegnate nello svolgimento del medesimo servizio.
Le persone tratte in arresto, A.S. di anni 50 residente a Napoli, P.F. di anni 57 residente a Portici, D.M.L. di anni 42 residente a Napoli e M.A. di anni 51 residente a Somma Vesuviana (NA), tutte pregiudicate, venivano accompagnate presso le Celle di sicurezza della Questura di Napoli in attesa di essere giudicate con rito direttissimo, mentre la vettura ed il motociclo utilizzati per commettere il crimine venivano posti sotto sequestro penale a disposizione dell’A.G.
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Sono tutt’ora in corso ulteriori indagini finalizzate ad accertare eventuali coinvolgimenti degli arrestati in azioni simili perpetrate lungo l’arteria autostradale. Si ritiene infatti che i veicoli sequestrati siano già stati utilizzati di recente per commettere la stessa tipologia di reati.
Il brillante risultato conseguito rientra tra i servizi predisposti dalla Sezione Polizia Stradale di Napoli finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati in genere sulle arterie autostradali di questa provincia ed in particolare sull’Autostrada A/1 Napoli – Roma lungo la quale frequentemente vengono commesse simili azioni criminose ai danni di turisti per lo più anziani e pertanto facili prede della criminalità organizzata partenopea.