No alla delocalizzazione, si all’adeguamento

(a) Servizio in abbonamento – Torre del Greco – E’ stata rinviata al 24 giugno la Conferenza dei Servizi che avrebbe dovuto tenersi lo scorso 10 giugno presso la Regione Campania. In quella occasione, il tavolo tecnico si sarebbe dovuto riunire per discutere del depuratore industriale che dovrebbe sorgere a Torre del Greco, in zona Leopardi. Grazie anche alle nostre denunce in merito alle tante irregolarità, è del 6 giugno la notizia che l’amministrazione comunale ha annullato l’autorizzazione paesaggistica n° 35 dell’8 giugno 2005. E’ bene ricordare a tutti, come abbiamo già scritto sul numero 19 de La Torre del 28 novembre 2007, che le autorizzazioni paesaggistiche sono due: una è la 76 del 15 dicembre 2004 e l’altra è quella sopra menzionata ed annullata. Ragionando sul delicato caso, noi de La Torre, vista la nostra lungimiranza, sosteniamo un’ipotesi di realizzo con un possibile scenario che illustriamo: l’attuale impianto di depurazione viene adesso delocalizzato e destinato solo per il lavaggio delle carrozze (ma solo in una prima fase). Tra un paio d’anni potrebbero iniziare i piani di espansione e ci ritroveremo al punto di partenza.
Pertanto insistiamo fin da adesso sul fatto che il depuratore industriale non dev’essere assolutamente delocalizzato e si deve urgentemente adeguare quello esistente.
Proprio in merito all’attuale impianto di depurazione, l’Osservatorio del Cittadino ha sollevato alcuni dubbi ed ha informato la Regione, la Provincia, l’ARPAC e il Comune di Torre del Greco.
Questi i quesiti:
– su quali provvedimenti autorizzatori edilizi è stata realizzata l’attuale configurazione strutturale dell’impianto e su quali provvedimenti edilizi autorizzatori si realizzarono le configurazioni strutturali precedenti dell’impianto?
– quale è l’attuale volumetria delle vasche di depurazione esistenti?
– quali sono stati gli interventi ispettivi ad oggi eseguiti dal Comune, ed in particolare dai Vigili Urbani, in ordine all’attuale configurazione strutturale dell’impianto, ed in ordine allo stato di inquinamento del sito?
– vi sono autorizzazioni allo scarico sugli arenili demaniali marittimi dei reflui depurati e/o autorizzazioni allo scarico in mare dei reflui depurati da parte della Provincia di Napoli ovvero della Capitaneria di Porto;
– vi sono i calcoli ed i collaudi strutturali in zona sismica delle strutture dell’esistente impianto;
– quali sono i motivi per i quali sono stati posti i sigilli ai pozzi posti a valle dell’esistente impianto?
– quali sono i controlli e le analisi effettuate sui reflui depurati negli anni scorsi e recentemente da ASL NA5; ARPAC e la Provincia di Napoli?
– vi sono agli atti del Comune di Torre del Greco documenti e piani di caratterizzazione dei suoli che autodenunciano l’attuale inquinamento dei suoli interessati dall’esistente depuratore da parte della società
TRENITALIA proprietà e quali sono le misure di salvaguardia che la stessa società Trenitalia ha posto a tutela della sottostante falda acquifera da pericolosi inquinamenti di liquidi percolanti dall’impianto stesso?

Le risposte che si attendono a tutti i quesiti, posti in un anno da La Torre e da altre associazioni, sono ancora tante. Per adesso possiamo dire con assoluta certezza no alla delocalizzazione, si all’adeguamento.
Antonio Civitillo
Articolo già pubblicato su La Torre 1905 cartaceo – Anno CIII n° 12 – mercoledì 18 giugno 2008