L’inchiesta della Procura della Repubblica muove i primi passi. Deiulemar Shipping KO?

Nuovo colpo di scena nella vicenda del c rac Deiulemar: secondo forti indiscrezioni, ieri sera, sarebbero stati revocati gli arresti domiciliari a Filippo Lembo.
Ricordiamo che il 16 luglio scorso i Finanzieri del Comando Provinciale di Napoli, sotto il coordinamento della Procura di Torre Annunziata, hanno eseguito l’arresto di 9 persone.
Gli arresti sono scaturiti a seguito degli sviluppi investigativi. Sono stati colpiti dall’ordinanza di custodia cautelare componenti delle tre famiglie armatoriali: Lembo, Della Gatta e Iuliano, proprietari della Deiulemar.
L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa nei confronti di Angelo Della Gatta; Pasquale Della Gatta; Micaela Della Gatta; Giovanna Iuliano e Leonardo Lembo.
I domiciliari sono stati concessi a Luigia Maria Lembo (vedova di Michele Iuliano); Lucia Boccia (madre dei Della Gatta); Giuseppe Lembo e Filippo Lembo.
Le misure cautelari riguardano anche il sequestro di beni per circa 323 milioni di euro, composte da 10 motonavi, beni immobili e partecipazioni societarie
A tal proposito la Deiulemar Shipping, dopo gli arresti degli armatori, è letteralmente allo sbando. Il 24 luglio scorso è stato presentato al Tribunale di Torre Annunziata, sezione fallimentare, dall’Amministratore liquidatore della società, Elio Spagnuolo, e dall’avvocato Raffaele Argenzio, la proposta di concordato preventivo liquidatorio.
Un altra colpo di scena, che non fa presagire nulla di buono per le oltre 10mila famiglia coinvolte nella vicenda che hanno perso risparmi per oltre 700milioni di euro.
Di fatto, il valore dei beni sequestrati, circa una settimana fa, è sceso notevolmente, oltre il 50%: a sottolinearlo è stato anche Astolfo Di Amato, avvocato delle tre famiglie armatrici. Lo stesso Astolfo DI Amato sostiene che sono crollati il fatturato, le commesse e compromesse e le prospettive di ripresa economica.
In molti chiedono che la società non venga svenduta ma che ci sia un’amministrazione controllata. E’ necessario che la Magistratura, quanto prima, prenda provvedimenti che tutelino il valore dei beni e che si nomini il comitato creditori affinchè gli obbligazionisti possano essere risarciti al meglio.
Antonio Civitillo