Al posto di comando arriva il supermanager. Al via il censimento

Sembra proprio che il panico abbia avuto la meglio. Nonostante i comunicati stampa della Deiulemar Compagnia di Navigazione Spa, la confortante conferenza stampa tenutasi giovedì scorso al Sakura Hotel e le rassicurazioni date più volte dagli stessi fondatori della società armatoriale – Della Gatta, Lembo e Iuliano – sembra proprio che il panico abbia vinto nuovamente.
Ma facciamo un passo indietro, per ricostruire al meglio la vicenda e i suoi sviluppi. Già da un paio di settimane giravano voci infondate sulla Deiulemar e sui loro fondatori. Da lunedì scorso la paura ha divorato gli obbligazionisti che in massa si sono recati nella sede di I^ Trav. Vittorio Veneto per chiedere spiegazioni. E non solo spiegazioni: molti di questi hanno manifestato l’intenzione di ritirare, anche prima della scadenza, i proprio capitali.
Inevitabile il caos e il disordine. Nonostante le ripetute rassicurazioni dei diretti interessati l’affluenza non si è placata. Anzi, è diventata sempre più massiccia, al punto tale da creare disagi anche alla circolazione viaria. La sede è stata perfino chiusa dalla Forze dell’ordine, accorse per ordine pubblico in zona.
L’argomento tiene banco da una settimana. Sul caso sono state diffuse molte voci, risultate poi tutte infondate: “gli armatori sono scappati”, “sono azionisti della Costa Concordia”, “hanno venduto il Sakura e il Poseidon”; “hanno venduto 2 navi”. L’unica briciola di verità, in queste dicerie infondate di popolo, è che un movimento di due navi c’è stato ma si è trattato di un passaggio avvenuto sempre ad una loro società.
Alla luce di quanto accaduto nel giro di poche ore, i vertici societari alla riunione tenutasi giovedì scorso al Sakura Hotel, alla quale erano presenti il capitano Iuliano e Lembo, hanno parlato con il “cuore in mano”, rassicurando tutti gli investitori accorsi sul fatto che non c’è proprio nulla da temere. Inoltre, hanno elencato tutte le loro proprietà, da immobili di prestigio fino alle navi, segno di una solida, reale ed effettiva garanzia oltre che di continua attività imprenditoriale.
Dopo la conferenza l’ufficio dedicato agli obbligazionisti ha aperto, ma non nella originaria sede bensì al Sakura.
Dall’inizio delle chiacchiere di paese ad oggi c’è più tranquillità in giro, più ordine e meno caos. Ma il risultato non cambia: coloro che si stanno recando nella sede per ottenere spiegazioni sono quelli i cui titoli sono in "scadenza" e, pertanto, chiedono di prenotare il ritiro dei capitali.
L’egoismo dei torresi, come in tantissime altre circostanze, ha prevalso. Ancora una volta ha tristemente prevalso e questo egoismo ferisce tutti: danneggia una grossa azienda classificatasi tra le prime del Sud Italia e danneggia drasticamente un’economia locale ormai sempre più alla deriva. Molti investitori "hanno campato" grazie agli interessi che andavano a ritirare annualmente e puntualmente presso gli uffici della Deiulemar. E questo è un aspetto da non sottovalutare e da tenere fortemente in considerazione.
La Deiulemar Compagnia di Navigazione Spa è stata una delle società più floride del Meridione ma è stata colpita dalla crisi e l’azione sconsiderata di tutti sta destabilizzando un’azienda che da oltre cinquant’anni si è affermata sempre più nel settore armatoriale.
Ed oggi è, comunque, pronta a correre ai ripari: secondo forti indiscrezioni arriverà un Supermanager che guiderà la Compagnia, al posto del Capitato Michele Iuliano. Questo cambio al vertice, però, va letto in chiave positiva: nonostante le difficoltà della società gli armatori torresi non gettano la spugna. Anzi. Vogliono affrontare l’emergenza e risolvere un increscioso problema causato dalla incomprensibile crisi e dall’ingiustificato panico degli investitori.
Ma le notizie non finisco qui: lunedì 23 gennaio è stato comunicato al Sakura agli obbligazionisti l’esistenza di certificati irregolari di tipo obbligazionario intestati alla Deiulemar Compagnia di Navigazione Spa, riguardo ai quali è stata presentata una giusta denuncia alle autorità giudiziarie.
Verranno attivati al più presto i seguenti numeri di telefono 0818838205 – 0818838209 – 0818838224 – 0818838236 dove gli obbligazionisti potranno prenotarsi per essere censiti.
Con il censimento si metterà ordine e si troverà una rapida soluzione alla vicenda. In questo momento serve ragionevolezza, buonsenso e calma da parte di tutti gli investitori, elementi che fino a questo momento sono del tutto mancati. Lo abbiamo sempre sostenuto: la perdita si può gestire, il panico distrugge.
Antonio Civitillo
Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola 25 gennaio 2012