Torre del Greco – Ancora nessuna novità, purtroppo, per la risoluzione del caso che vede protagonista Giuseppe di Meglio, il giovane psicologo torrese scomparso lo scorso 18 giugno 2015, ormai da quasi due anni, e che ha fatto perdere le sue tracce nel nulla lasciando familiari, parenti ed amici nella preoccupazione più totale.
Non si placano, naturalmente, le ricerche disperate di familiari e amici. Anzi, la speranza di sapere cosa sia accaduto a Giuseppe è sempre più grande. E, soprattutto, comincia ad imporsi con forza la voglia ed il desiderio di sapere se Giuseppe sia ancora vivo o se ogni speranza può essere vana. In pratica, sembra giunto il momento di voler fortemente capire se si ha ancora motivo di sperare e continuare a cercare in ogni dove.
Gia nello scorso febbraio 2017, la famiglia del giovane torrese scomparso aveva fatto sapere che Andrea, il fratello di Giuseppe, aveva deciso di mettere a disposizione il suo Dna affinché fosse sottoposto alla comparazione del Dna dei tantissimi cadaveri la cui identità non è ancora chiara, nota o definita.
Negli obitori italiani, infatti, ci sono tantissimi cadaveri rimasti senza una certa identità e, magari, un esame del Dna potrebbe portare alla chiusura del caso.
E così, la settimana scorsa, è stato depositato un campione del Dna dei familiari dello giovane psicologo per questa procedura. I campioni raccolti, adesso, saranno inviati a Roma per la comparazione.
Naturalmente, l’augurio è quello di vedere Giuseppe tornare ad abbracciare i suoi cari e tutti coloro che in questo anno e mezzo si sono e si stanno attivando per il suo ritrovamento ma anche su questo tentativo fioccano diversi dubbi: la comparazione, infatti, avverrà con cadaveri rinvenuti dal 2016 mentre il giovane torrese è scomparso nel 2015.
Ricordiamo che Giuseppe, prima di sparire nel nulla, era stato in costiera sorrentina, luogo battuto a tappeto fin dall’inizio dal folto gruppo di amici che, muniti di volantini, hanno supportato e stanno supportando con grande impegno il lavoro delle forze dell’ordine. Il caso è ancora aperto: le ricerche sono comunque incessanti e senza tregua. Si lavora su più fronti e si confida in aiuti in grado di dare delle seppur minime informazioni.
Anche sui social network non si placa l’sos ed il grido di aiuto. Chiunque avesse notizie, può rivolgersi al pronto intervento dei Carabinieri (112), oppure, contattate il fratello Andrea tramite Facebook oppure tramite i seguenti numeri 3494319549 – 0818493358 o la nostra redazione.