Massimo riserbo sul deposito per il rimessaggio di imbarcazioni distrutto la scorsa notte

Torre del Greco – L’ombra del racket torna a bussare sul territorio di Torre del Greco. Una vera e propria mezzanotte di fuoco, quella appena trascorsa, degna di tanti sospetti: un capannone per il rimessaggio di imbarcazioni è andato completamente distrutto dalle fiamme di un incendio, probabilmente di origini dolose e provocate quasi sicuramente dall’esplosione di un ordigno. Il grave episodio si è verificato in via Nazionale, tra il panico dei residenti della zona che hanno avvertito il pericolo che poco lontano stava verificandosi.
Le cause e la dinamica dell’incendio sono al vaglio degli inquirenti che, sul caso, mantengono massimo riserbo, sebbene al momento la pista d’indagine più accreditata sembri essere proprio quella che conduce dritto dritto ad una intimidazione da parte della criminalità.
Al momento dell’incendio, sul posto sono giunte pattuglie di carabinieri, polizia e guardia di finanza. Le fiamme si sono sviluppate dopo che in zona si è sentita una forte deflagrazione. Inoltre, sul posto sono intervenuti circa cinque mezzi dei vigili del fuoco, mezzi che son rimasti al lavoro anche in queste ore per domare il fuoco che ha avvolto il capannone, dove – secondo quanto dichiarato dal proprietario del rimessaggio alle forze dell’ordine intervenute – c’erano diverse barche depositate. Le indagini proseguono e le direzioni sono diverse. Non resta, quindi, che attendere l’operato degli 007 che indagano sul caso.

Mariot