Duro scontro tra maggioranza ed opposizione, ombre sulla concessione dell’edificio

Torre del Greco – Giovedì 17 dicembre al Palazzo Baronale è andato in scena un lunghissimo consiglio comunale che si è concluso nel cuore della notte. Infatti, dopo una lunga diatriba tra maggioranza ed opposizione, quest’ultima ha abbandonato l’aula, consegnando nelle mani della squadra di Borriello tutte le decisioni.
L’oggetto della discussione è stata la proposta d’acquisto di una struttura sita in via Lava Troia, l’ex sementificio, che dovrebbe, in futuro, essere utilizzato come istituto alberghiero. L’edificio è stato acquistato per la modica cifra di 2 milioni e 54mila euro; un maxi-investimento, quest’ultimo, al centro di numerose polemiche. Tanti perché e poca trasparenza secondo l’opposizione, che prima dell’uscita di scena, ha protestato per l’eccessiva somma messa a disposizione per una struttura fatiscente e superflua, considerati i tanti edifici acquistati in passato dal comune e tuttora abbandonati e considerato che l’acquisto è stato effettuato senza trattative sul prezzo dell’immobile. Ad alimentare dubbi e polemiche è la scarsa evidenza pubblica e l’assenza della certificazione per il cambio di destinazione d’uso dei locali dell’ex sementificio; di conseguenza  il dirigente Giovanni Salerno scrive, a mano, durante lo svolgimento del consiglio, un documento che assicura che ci saranno tutte le autorizzazioni affinchè si realizzi l’Istituto Alberghiero.
Il consigliere Alfonso Ascione ha chiesto alla Segreteria Generale che venissero inviati gli atti alla procura di Torre Annunziata e alla Corte dei Conti di Napoli, per indagare su una manovra non del tutto chiara.
I voti favorevoli all’acquisto sono stati 17 e inaspettatamente, c’è stato il consenso dell’Idv, a dispetto dei proclami di una possibile rottura con la maggioranza.
Dopo l’abbandono totale dell’opposizione, la maggioranza, a sorpresa, non ha chiesto l’aggiornamento della seduta, ma è andata oltre approvando tutte le delibere presenti nell’ordine del giorno.

Andrea Scala