Una presunta attività vulcanica del Vesuvio, di due giorni fa, la maggior parte dei torresi in stallo fuori ai caffè cittadini non parlava d’altro. Infatti, a Torre del Greco tutti parlavano della presunta attività vulcanica, nata dalla segnalazione fatta da alcuni subacquei nel golfo di Napoli.
Vesuvio-Lato

Alla base della segnalazione ci sono alcuni cerchi che affiorano dall’acqua, probabilmente gas, con un’attività elevatissima. In più hanno riscontrato delle onde, generate da un centro ben visibile, le quali arrivavano ad un diametro di circa 30 metri. Gli uomini a bordo del natante hanno segnalato alla guardia costiera l’anomalia chiarendo di essere subacquei e che non hanno potuto procedere all’immersione per non correre rischi. Ma per fortuna di tutti, puntuale arriva la risposta da parte dell’Osservatorio Vesuviano, che spiega che, viste la mancanza di dati affidabili, non si può parlare di “emissioni vulcaniche”.
“Le emissioni di fluidi al largo del Porto di Napol – si legge nel comunicato -i, segnalate da alcuni quotidiani e siti web, in modo quanto meno prematuro, come “emissioni vulcaniche”, non sono accompagnate da alcun segnale anomalo nelle nostre aree vulcaniche (di tipo sismico, deformativo, termico, ecc). Il 24 Marzo 2015 i nostri ricercatori si sono recati sul posto insieme ad unità navali della Guardia Costiera, ed hanno effettuato misure e prelievi per accertare la reale natura di tali emissioni che, allo stato attuale di conoscenza, potrebbero essere prodotte da molti fenomeni diversi (esempio rottura di condutture, fognature sottomarine, ecc.) piuttosto che da fenomeni vulcanici. In particolare, la localizzazione fornita del punto di emissione risulta esattamente in corrispondenza con le condutture fognarie che partono dall’impianto di depurazione localizzato sul punto della costa più prossimo ad esso”, conclude la nota dell’Osservatorio Vesuviano.