Da diversi anni a questa parte, il Parco Nazionale del Vesuvio versa in una con- dizione di degrado tale da apparire irriconoscibile agli occhi degli stessi cittadini che vivono alle falde del vulcano. Quello che inizialmente è nato come paradiso terrestre, habitat di moltissime specie animali e vegetali, luogo di campagne fertili e prodotti tipici, si rivela essere oggi una vera e propria “pattumiera”. Già all’inizio dell’anno 2013 alcuni cittadini di Via Montagnelle avevano denunciato il fatto che auto e camion passassero per quella zona scaricando rifiuti senza che nessuno dicesse nulla. Ma non solo. L’anno scorso il Movimento Cittadini scrisse una lettera indirizzata a tutti i sindaci dei comuni vesuviani chiedendo loro di intervenire risanando le terre del Vesuvio. Ma ad oggi non si sono verificati miglioramenti, anzi, forse la situazione può considerarsi peggiorata. “ Il Vesuvio è diventato uno dei simboli del disastro Italiano in materia della gestione dei rifiuti” ha affermato Vincenzo Capasso, coordinatore per l’Italia, che, in collaborazione con milioni di persone, sta lavorando al progetto chiamato “Let’s do it! Vesuvio” che ha come obiettivo il riappropriamento simbolico del Vesuvio . Tale progetto prevede due fasi: la prima, già in corso, prevede la mappatura dei rifiuti presenti nell’area del Parco Nazionale, la seconda è una giornata di pulizia che si terrà sabato 8 giugno 2013. “Vogliamo cambiare ottica – conclude Capasso – e c i sembra opportuno cominciare proprio da qui, riappropriandoci di un territorio che, da oltre 40 anni, è ostaggio di sversamenti illeciti e abusi. Vogliamo che sa simbolo di degrado diventi un emblema delle opportunità offerte da una sana relazione con l’ambiente che ci circonda”.
Alessia Rivieccio

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 24 aprile 2013