Due sconfittte consecutive grazie a clamorosi errori arbitrali che fanno gridare allo scandalo

(a) per gli abbonati o in edicola – Torre del Greco – Se nel calcio si pensa alla malafede, allora la domenica sarebbe meglio restare a casa e dedicarsi ad altri sport. Se si pensa di giustificare delle sconfitte con squadre modeste solo con gli errori arbitrali, allora sarebbero delle inutili chiacchiere da bar. Ma quanto visto contro Bitonto prima e Grottaglie poi, fa veramente gridare allo scandalo. Sì, perché le sconfitte patite contro le due modestissime squadre pugliesi sono state decise da errori arbitrali che hanno del vergognoso. Potrebbe sembrare il solito discorso da tifoso, certo, e allora per sgombrare il campo da ogni dubbio e far capire quanto veramente siano stati clamorosi e decisivi gli errori arbitrali, si possono riportare le parole di giornalisti ed addetti ai lavori delle due squadre avversarie inevitabilmente favorite da condotte di gara che fanno gridare allo scandalo. A Bitonto, un giornalista pugliese ha così commentato le tre inconcepibili espulsioni del sig. Trasarti di Teramo che ha lasciato la Turris in otto uomini al trentacinquesimo del primo tempo: ”Un uomo di giallo vestito ha deciso di intervenire e, forse perché stupito dalla bellezza indiscutibile della nostra città, ha cominciato a seminare cartellini rossi sulle povere teste campane, chiudendo la gara con largo anticipo”. Il commento di un dirigente del Grottaglie, dopo le due espulsioni inventate dal sig. Pingitore di Pisa, è altrettanto significativo: ” Non ho mai visto una cosa del genere”. Bastano le parole degli avversari per spiegare queste due sconfitte che sembrano seguire lo stesso copione: Turris lasciata in netta inferiorità numerica verso la fine del primo tempo e partite che non hanno più storia. Insomma, i commenti tecnici di una squadra che in difesa non convince per niente, che probabilmente gioca con un modulo che non sembra adatto al materiale a disposizione, che ha in alcuni under un punto debole, che non appare equilibrata, si fermano per due partite a circa quaranta minuti del primo tempo. Troppo poco, dunque, per avere ulteriori prove che possano confermare o smentitre delle impressioni avute nelle prime uscite di campionato. Sarebbe da stupidi sentenziare su partite falsate da condotte arbitrali che hanno dello scandaloso. Certo, il termine giusto è scandaloso perché questo è quello che dicono i fatti, questo è quello che dicono celatamente gli avversari. Per quel po’ di minuti che si possono commentare di queste due sconfitte, la squadra ha dimostrato soprattutto i soliti limiti in difesa, ma un impegno tale che in entrambe le partite, sebbene in inferiorità numerica, i corallini hanno perfino rischiato di pareggiare- il rischio è ovviamente riferito soltanto alla rovina dei capolavori arbitrali- Si dovrà guardare avanti e contro lo Sporting Neapolis del presidente Mario Moxedano che occupa la seconda posizione in classifica si dovrà giocare, a questo punto, contro tutto e tutti.

Andrea Liguoro