LA SATIRA

Il cittadino medio più famoso della città ci viene incontro.
Salve, signor Esposito, ha visto che guazzabuglio la seduta del bilancio comunale?
"Non me ne parli, oggi le comiche. Del resto lo diceva la buonanima di Sandro Paternostro: Bisognerebbe amministrare lo stato con efficienza piemontese e fantasia napoletana. Purtroppo accade il contrario".
Si riferisce solo al bilancio?
"E’ solo un esempio. Io avrei qualcosa da raccontare a proposito delle poste…".
Sentiamo.
"Una volta volevo fare la ricevuta di ritorno ad un vaglia. Mi dissero che non era possibile. Io allora mostrai la ricevuta di ritorno, dove c’era una casella predisposta per il vaglia, e gli dissi: O sono scemo io, che credo a quello che c’è scritto sugli atti d’ufficio, o è scemo chi li scrive, gli atti d’ufficio!". 
Come andò a finire?
"La ricevuta di ritorno al vaglia non me la fecero fare, però dopo un po’ la casella ‘vaglia’ sparì dalle ricevute di ritorno. Probabilmente qualche funzionario si fece bello della mia osservazione con i superiori".
Incredibile!
"Non è finita"
Ancora?
"Sì, ne ho scoperta un’altra clamorosa. Stavolta la scriviamo sul giornale così si sa che il merito è mio".
Siamo tutt’orecchi…
"Ha presente i moduli per le raccomandate? Ebbene, in alto c’è scritto Si prega di compilare a macchina o in stampatello! A macchina, capisce? Come se esistessero ancora le macchine da scrivere! Oggi si scrive solo al computer…".
Bene, signor Esposito, mi congratulo con il suo spirito di osservazione. Adesso immagino che procederà al solito rituale del cibarsi di carta…
"Infatti. Un paio di bollettini di conto corrente, tanto per rimanere in tema".
Buon appetito, se l’è meritato!

Giuseppe Della Monica