Nonostante l’altisonante battesimo, il Consorzio Oromare stenta ancora a decollare

(i) Torre del Greco – Una città in continuo degrado, che, nonostante le tante potenzialità, muore lentamente. Una delle causa è l’individualismo imprenditoriale, la mancanza di una mentalità consociativa. Un esempio tangibile è quello del settore dei preziosi: ancora oggi Torre del Greco non ha un vero polo orafo. Il quotidiano on line ephemerides.it e il giornale La Torre erano e sono nettamente a favore del Polo Orafo Corallium, naufragato "grazie" alla mala politica, in particolare allo scarso interesse della Regione Campania, del suo Presidente Bassolino e dell’assessore alle Attività produttive Cozzolino. L’ennesima occasione persa per la nostra città. Con la costruzione del Polo avremmo tutti beneficiato di un rilancio economico e molti artigiani avrebbero avuto una valida sede, vicina al nuovo svincolo autostradale, e quindi funzionale sia da un punto di vista architettonico che logistico. Oltre alla creazione di nuovi posti di lavoro diretti, per il mantenimento della struttura ne avrebbe beneficiato anche l’indotto: alberghi, ristoranti, turismo ed altro. Ancora oggi ci vogliono far credere che la realizzazione del plesso non è stata possibile per cause di impatto e vincoli ambientali. Tesi che viene smantellata dalle ultime vicende: la possibile realizzazione del depuratore industriale e l’avvenuta realizzazione del faraonico ponte privato che unisce i fondi di villa Olivella, di proprietà dei Bottiglieri, divisi dalla carreggiata autostradale. Per loro i vincoli ambientali non esistono? Alternativa a Corallium è Oromare che ha avuto i favori della politica. Però questo Consorzio di cui è attualmente presidente Gino Di Luca ha, secondo noi, un grosso difetto: ricordiamo che Oromare ha costruito il proprio Polo a Marcianise invitando gli artigiani torresi ad unirsi al consorzio, con il conseguente trasferimento delle risorse economiche e di una cultura bicentenaria lontano da Torre: Marcianise capitale del corallo? Non crediamo suoni bene, almeno per chi ama Torre del Greco. Nonostante il suo altisonante battesimo, Oromare – vuoi la crisi economica ed altro – non riesce a decollare. Commercianti che hanno acquistato moduli non si sono ancora insediati e probabilmente non lo faranno mai; qualcuno tenta di uscirne e cerca di vendere i locali. Forse è giunto il momento che i tanti consorzi e le tante associazioni di categoria si uniscano per realizzare un vero polo orafo nella nostra città, per un interesse comune. L’attuale struttura del consorzio Oromare potrebbe esser convertita in un altro polo della qualità. I politici? Questa classe politica deve cambiare, ma questo dipende da noi cittadini, da come votiamo. Vorrei concludere con una frase, che mi è rimasta impressa, rilasciata ad un giornale tempo fa e ribadita in un’ultima conferenza stampa dal Presidente della Banca di Credito Popolare Antonino De Simone: "Certi politici sono peggio del Vesuvio!". Condivido!
Antonio Civitillo
Articolo già pubblicato sul numero cartaceo Anno CIII n° 16 – mercoledì 14 ottobre 2008