Redazione

Cari lettori,
reduce da un sofferto trasloco a Roma che mi priva della conoscenza giornaliera vissuta in Torre del Greco e da un recente soggiorno a Berlino, ho potuto constatare come la Germania dell’Est abbia fatto progressi giganteschi in tutti i settori. Addirittura il miracolo di superare in appena un ventennio la sorella dell’Ovest. Non parliamo poi di quanta educazione civica regni fra i suoi abitanti!!! Ebbene, noi del Sud, dal 1861, anno della proclamazione dell’unità d’Italia, ossia da quasi centocinquanta anni, non siamo stati capaci di unificarci al Nord. Almeno prima orgogliosamente ci fregiavamo della nostra appartenenza al Regno di Napoli. Adesso non siamo che la palla al piede di un Nord superbioso. Data questa visione globale dell’oggi, sento l’inutilità delle parole, e sappiamo bene quante ne vengano sprecate e quanti pochi fatti positivi vengono iniziati e mai portati a termine in questo mondo senza certezze. E’ con rammarico, quindi, che mi sento costretta a interrompere il legame che ci univa grazie allo charme derivante dalla storicità de “La Torre” fondata da Luigi Sorrentino, mio zio, cui, a sua morte, mio marito Salvatore Accardo dette impegno costante. Questo giornale di famiglia ci ha permesso di vivere intensi momenti di comunicazione. Ringraziamo quanti ci hanno seguito e aiutato a sperare in un interessante percorso di vita, primi fra tutti quei ragazzi delle varie redazioni susseguitesi, che, con fede ed umiltà, durante il praticantato hanno subito “le cesoie” della loro direttrice – cerbero.

Cleso



Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 3 febbraio 2010