Arzano – Fino al 23 ottobre prossimo ad Arzano resteranno chiusi scuole, cimitero e negozi ad eccezione di quelli di generi di prima necessità.

Lo ha stabilito la commissione straordinaria del Comune, dopo l’impennata dell’epidemia in città.

L’ordinanza prevede: la sospensione delle attività didattiche in presenza di tutte le scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio comunale; la chiusura delle attività commerciali (salvo i negozi di generi alimentari e mangimi per animali, farmacie, panifici, distributori dei carburanti, ottici), della ristorazione e dei bar.



Chiuso il cimitero, sospese le manifestazioni e gli eventi pubblici, i centri anziani, le palestre, tutte le attività sportive, il mercato settimanale.

Vietato alle persone con sintomatologia da infezione respiratoria e temperatura superiore ai 37,5° C di uscire di casa, con l’obbligo di contattare il proprio medico curante o l’Asl.

In mattinata Il prefetto di Napoli, Marco Valentini, sentito il questore di Napoli Alessandro Giuliano, ha disposto un impiego straordinario delle forze dell’ordine per assicurare il rispetto delle prescrizioni contenute nell’ordinanza «anche eventualmente con l’ausilio delle forze armate di cui al contingente Strade sicure».

Stamane alcuni commercianti hanno protestato contro le misure adottare dalla gestione straordinaria del Comune.

“L’ordinanza della Commissione Straordinaria del Comune di Arzano che, di fatto, chiude tutte le attività del territorio sino al prossimo 23 di ottobre, è un modo per “ammazzare” l’economia locale e non per fermare il propagarsi del contagio, visto che i cittadini arzanesi si muoveranno verso i comuni limitrofi per poter soddisfare le proprie necessità”.
È quanto dichiarano in una nota congiunta Marco Nonno, consigliere regionale della Campania di Fratelli d’Italia e Giuseppe D’Angelo, esponente del partito di Giorgia Meloni ad Arzano.
“Questa ordinanza va quantomeno rivista. Si proceda, anche tramite la protezione civile, ad effettuare più tamponi per strada in punti prestabiliti e più controlli sul territorio attraverso le forze dell’ordine. Solo così si può pensare di contenere il contagio senza distruggere il territorio”, continuano i due esponenti di FDI.
“Porterò avanti tutte le iniziative politiche necessarie in Consiglio Regionale affinché si scongiuri il fallimento delle attività locali e per far si che siano messi in campo gli strumenti finanziari adeguati al sostegno del territorio”, conclude il consigliere Nonno.